Beecroft, Cucchi, Garutti, Ontani e Pistoletto, cinque artisti italiani, tra i più importanti del panorama contemporaneo raccontano a Domus la loro idea dell’abitare, mostrandoci anche come vivono lo spazio domestico.
L’approfondimento continua con un avvincente racconto di Ruggero Tropeano sull’arredo utile, e con un appassionato saggio di Manolo De Giorgi sul nuovo artigianato.
La rivista prosegue poi con il solito palinsesto di progetti contemporanei: il grattacielo di Fumihiko Maki a New York, il primo a essere completato sul sito del World Trade Center; un edificio per uffici, su progetto di Peter Märkli in Svizzera; un complesso di residenze di Inês Lobo in Portogallo. Inoltre sono presenti progetti di Christian Kerez, Sevil Peach, Altofragile e Alberto Campo Baeza.
Questo mese il focus sulla formazione riguarda la cattedra di Michele De Lucchi con i suoi corsi e laboratori di architettura d'interni tenuti allo IUAV di Venezia, prima, e al Politecnico di Milano, poi. La scuola presa in esame invece, è la storica Accademia di Belle Arti di Gerusalemme, Bezalel, oggi una delle più rinomate istituzioni del panorama internazionale per l’insegnamento del design.
Poi ancora pezzi d’attualità: un contributo di Joseph Rykwert, Medaglia d’oro del RIBA; Piero Manzoni, con la grande e completa retrospettiva che Milano, la sua città, gli dedica a Palazzo Reale; e l’anteprima della settima edizione del Triennale Design Museum a cura di Beppe Finessi.
Infine, come ogni mese, a chiudere la rivista, il Feedback e l’Elzeviro: in questo numero, la Milano di Pierluigi Cerri, che ci racconta di una città inedita e inaspettata, e un saggio sull’abitare di Remo Bodei, uno dei massimi filosofi del nostro tempo.