Per bambini e genitori

Woodyzoody, collezione di piccoli animali in legno progettata da 13 designer, offre lo spunto per un’interessante conversazione con Enzo Mari, inventore nel 1973 delle due serie 16 animali e 16 pesci: dai giochi per bambini all’essere genitori oggi.

Woody Zoody
Sul divano di casa, a 84 anni compiuti, Enzo Mari mescola il caffè con il cucchiaino. Sigaro alla mano, osserva prima da lontano, poi da vicino, i prototipi di alcuni animali di legno che non conosce. Li scruta, li tocca, ne verifica il materiale e la struttura.
Woody Zoody
Le essenze scelte per realizzare questa prima collezione hanno provenienze diverse: dall’Europa all’Oceania passando per l’America del Nord e del Sud, a ogni animale è associato il legno del suo continente d’origine, restituendo cosi all’occhio, al tatto e all’olfatto differenti percezioni e suggestioni
È perplesso, come sempre critico. La collezione Woodyzoody, questo il nome del piccolo editore di animali in legno disegnati da 13 designer, non ha infatti nulla a che vedere con lui. Impossibile e impensabile non chiedere, però, il suo parere. Non solo perché Mari è un indiscusso maestro del design italiano, ma anche perché, nel 1957, fu il primo a realizzare una serie di animali in legno pregiato, l’indimenticabile – per la forma e gli incastri perfetti – serie dei 16 animali e i 16 pesci progettata e realizzata da Danese.
Dopo qualche minuto di silenzio e osservazione, arriva infine il suo giudizio. Insindacabile, definitivo e incredibilmente vero.
Woody Zoody
Idee e opinioni sono state condivise per dare vita a una prima collezione di animali: il pulcino, l’ornitorinco, la gallina, l’ippopotamo, il capodoglio, il castoro, il tucano, il picchio, la volpe, il polpo, la razza e lo struzzo
“Questi non sono affatto oggetti per bambini. Sono oggetti disegnati per sollecitare i sogni dei genitori” chiosa accendendosi il sigaro. “Vengono realizzati, in realtà, per genitori che sognano ancora di essere bambini” continua rabbonito dall’età “È un po’ come quelle donne anziane vestite con abiti che sembrano armature e che si mettono creme per nascondere le rughe. In fondo in fondo lo sanno che sono anziane e che hanno i seni che arrivano alle ginocchia. Ciò nonostante questo ricordo lo vogliono vivere a tutti i costi. Perché il ricordo è il momento più bello della vita, è in quel momento che essi liberano la loro infanzia”.
Woody Zoody
Woodyzoody, nasce da un’idea di Giulio Iacchetti (nella foto a sinistra) e si presenta come un editore di animali in legno, risultato della sfida che 12 designer hanno deciso di intraprendere partecipando a questo progetto corale

Francesca Esposito: E la sua collezione di animali disegnata per Danese quasi 60 anni fa è stata davvero un gioco per bambini?

Enzo Mari: Quando ho realizzato i 16 animali e i 16 pesci ero giovane, avevo circa 25 anni. Li ho realizzati nel momento in cui mi sono trovato, un po’ per inesperienza e un po’ per ignoranza, a essere padre di due bambini. Gli animali erano un gioco per i bambini, all’inizio una bozza in legno per i miei figli realizzata a mano. Devo conservare ancora da qualche parte l’elefante che stava in bella vista nel mio studio.

Il progetto inizialmente fu prodotto da Bruno Danese nel 1957, poi fu ceduto ad Alessi con l’idea di farne una collezione in plastica e infine, dopo che Carlotta De Bevilacqua ne rilevò il marchio, continuò a essere prodotto da Danese.

Woody Zoody
Alcune delle essenze scelte per la prima collezione

Francesca Esposito: Perché ha pensato a questo progetto?

Enzo Mari: La mia era solo un’idea da bambino, forse un bambino un po’ vecchio. Come ho raccontato in 25 modi di piantare un chiodo, mi è venuta la folle idea di realizzare un puzzle con 16 animali, tutti diversi e riconoscibili a prima vista – elefante, ippopotamo, serpente, orso, giraffa, rinoceronte. Un progetto lungo e complicato nato a partire da una lastra di legno intera, da cui separare le sagome degli animali e disporle in modi divertenti e inaspettati, trasformandole in attori di una commedia dell’arte, dove il regista è il bambino. Oggi, invece, il bambino viene visto come una proiezione di gioco dell’adulto, che ha un ricordo ambiguo e che, quasi nel 100% dei casi, è sbagliato. 

Woody Zoody
Gli animali di Woodyzoody sono stati progettati seguendo la personale ricerca progettuale ed estetica del designer, partendo però da un elemento comune: uno o più pezzi torniti sui quali interviene poi con la macchina a controllo numerico

Francesca Esposito: Signor Mari, lei poi smise di progettare per bambini e decise di produrre oggetti in grado di educare gli adulti, e di conseguenza anche i genitori. Come è cambiato oggi l’essere madre e l’essere padre?

Enzo Mari: Mi rendo conto che è molto difficile essere genitori oggi, perché si vive in un mondo esterno incredibile. Io, che sono di natura ottimista, consiglierei di non condizionare i propri figli con delle regole, di non insegnare loro nulla perché l’intelligenza di un bambino è di gran lunga superiore a quella di un adulto. A un bambino di due anni, e l’ho già detto tante volte, bisognerebbe dare il premio Nobel. Ora, le dico la verità, provo orrore per il mondo che vedo dalla finestra e dalla TV. Il mondo per me oggi non corrisponde alla mia esperienza di 70 anni di vita. Voi siete giovani, ma ricordatevi che gli 80 anni arrivano presto. Il futuro non può essere scritto, del futuro non sappiamo nulla.

© riproduzione riservata

Woodyzoody
Designer: Federico Angi, Giorgio Biscaro, Francesco Faccin, Odo Fioravanti, Giulio Iacchetti, Elia Mangia, Giacomo Moor, Lanzavecchia&Wai, Lorenz+Kaz, Lorenzo Palmeri, Matteo Ragni, Paolo Ulian
Fondatore e curatore: Roberta Brambilla
Cofondatore: Aurelie Callegari

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