Al primo piano del Mude Museum (Museum of Design and Fashion), nel cuore della città a due passi da Praca do Commercio, la direttrice Bárbara Coutinho presenta una storia del design contemporaneo in pillole, esponendo la collezione permanente del museo; al secondo piano, Fabrica presenta il progetto Objet Préféré; e, salendo un altro piano, una mostra di moda è dedicata allo stilista Felipe Oliveira Baptista e alle sue geometriche creazioni di pret-à-porter incorniciate con un allestimento semplice ed efficace, fatto da specchi e pareti oblique. Nello stesso museo – un’ex banca – c’è anche uno spazio dedicato alla Triennale di Architettura da poco curata da Beatrice Galilee; il design, infine, raggiunge anche il caveau sotterraneo, dove le vecchie cassette di sicurezza sono usate come piedistalli-vassoi per esporre una serie di ciotole di ceramica.
Nel cuore di Belem, al Museu da Elettricidade, uno degli spazi più suggestivi affacciati sul mare, in attesa della realizzazione del progetto di Amanda Levete, va in scena, tra giganteschi macchinari e camere di controllo, “Futuro Perfecto”, fittizia rappresentazione di una città futura con foreste, abiti calati in vasche di candida paraffina – che sembra dissolversi come una nuvola nel video che l’accompagna – e un supercomputer da visitare con una torcia.
Fino al 22 dicembre 2013
Experimentadesign 13: No Borders
varie sedi, Lisbona