L’edificio adattivo che controlla uno dei parchi solari più grandi d’Europa

Lo studio Bilgin Architects ha completato il nuovo centro di controllo del parco solare di Karapinar, in Turchia, progettato con un disegno di facciata che interagisce con il cambiamento dell’illuminazione e delle condizioni atmosferiche.

Lo studio di architettura Bilgin Architects ha curato la progettazione del nuovo centro di controllo di uno dei più grandi parchi solari di tutta Europa, situato nelle pianure di Karapinar, in Turchia. Qui, un’area di 20 chilometri quadrati — diventata inadatta all’agricoltura ma con un notevole potenziale energetico a causa del clima desertico — è stata designata come area di specializzazione energetica.

Una delle funzioni principali dell’architettura è quella di fornire un’infrastruttura tecnologica per il controllo dell’impianto di oltre 3 milioni di pannelli solari, ma è stata pensata anche come un’interfaccia visuale, rappresentante delle tecnologie energetiche sostenibili.

Bilgin Architects, Central Control Building, Karapinar, Turchia, 2024. Foto Egemen Karakaya

Secondo lo studio Bilgin Architects, il Central Control Building è stato infatti progettato come uno studio di contrasti, con la sua facciata metallica scintillante destinata a giustapporre le texture dell’ambiente arido circostante.

Oltre a garantire un uso meticoloso dell’energia, il disegno della facciata è composto da due strati ed è progettato per ridurre al minimo la radiazione che cade sulla facciata principale. La facciata secondaria impedisce invece un’elevata esposizione al calore per la maggior parte dell’anno, ed è formata da 7.200 pannelli in acciaio inox a quattro diversi livelli di trasparenza.

Il cortile è stato concepito come un rifugio dal clima rigido, offrendo aree tranquille per il relax. È stato piantato con piante e alberi endemici che richiedono un’irrigazione e una manutenzione minime. Gli alberi sono disposti in modo da ombreggiare gli interni dalla luce diretta del sole in estate. Tuttavia, in inverno, quando perdono le foglie, la luce del sole può ancora penetrare nell'edificio e contribuire al suo riscaldamento.

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