Geoship è una startup statunitense che costruisce case “economiche, a zero emissioni, facili da montare, a prova di cambiamento climatico” e garantite per durare almeno 500 anni. Per riuscire nell’impresa, l'azienda ha sviluppato una nuova tecnica per la costruzione di cupole geodetiche in bioceramica. Le cupole fondono la geometria geodetica descritta da Buckminster Fuller e la chimica dei cristalli.
Tutti gli elementi delle cupole, compresi i pannelli, i montanti e i mozzi, sono costruiti con compositi ceramici. Oltre ad essere leggere, facili da assemblare e a basso costo, le cupole sono anche interamente sostenibili, poiché il processo di costruzione non produce emissioni di CO2. Le case finite sono anche più resistenti delle case normali alle inondazioni, ai terremoti, alle muffe o agli incendi. Le cupole di ceramica di Geoship sono disponibili in due dimensioni e possono essere costruite come parte di una comunità sostenibile o installate in un cortile come studio o annesso.
L’unico elemento che Geoship non sembra avere messo in conto, però, è il cambiamento radicale di stile di vita che è richiesto per abitare in una mini-casa a forma di cupola. Una nuova abitazione che non tenga in alcun modo conto dell’aspetto umano e sociale dell’abitare può davvero proporsi come casa del futuro?