Le 12 mostre di architettura da vedere entro la fine dell’anno

Dal MAXXI di Roma al MoMA di New York, gli ultimi mesi dell’anno sono ricchi di eventi per architetti e appassionati di architettura. Abbiamo selezionato gli imperdibili.

1. “A diary of the sky”, Lawrence Abu Hamdan, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino Il 3 novembre Fondazione Sandretto Re Rebaudengo inaugura a Torino Air Pressure (A diary of the sky) di Lawrence Abu Hamdan, un’installazione video e audio multicanale pensata come esplorazione dell’ecologia acustica propria dello spazio aereo libanese, in particolare sugli episodi in cui l’aviazione israeliana ha attraversato i cieli del Libano, in violazione agli accordi tra le due nazioni mediati dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Attraverso un’installazione sonora e cinematografica, il lavoro restituisce queste ricorrenti violazioni in un prodotto artistico tangibile, proponendo una riflessione sulla violenza atmosferica che è diventata parte della vita quotidiana libanese. Dal 3 novembre 2022 al 26 febbraio 2023

Foto courtesy Lawrence Abu Hamdan

1. “A diary of the sky”, Lawrence Abu Hamdan, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino

Foto courtesy Lawrence Abu Hamdan

2. “Christo e Jeanne-Claude. Projects”, Fondazione Cosso, San Secondo di Pinerolo Prima mostra in Italia a due anni dalla morte del maestro dell’environmental art, il Castello di Mirandolo, nella campagna circostante a Pinerolo in Piemonte, ospita la retrospettiva dedicata a Christo e Jeanne-Claude. La mostra presenta circa sessanta opere, tra tecniche miste e collages, accompagnate da un’ampia sezione fotografica e dalla proiezione dei video che documentano la realizzazione delle monumentali installazioni artistiche della coppia. Ad accompagnare inoltre l’intero allestimento, potrete trovare un’inedita installazione sonora, a cura di Avant-dernière pensée, che intende creare una corrispondenza ideale tra le opere di Christo e Jeanne-Claude e la musica di Arvo Pärt, compositore estone caratterizzato da un linguaggio musicale ricco di tecniche come la dodecafonia e il collage. Dal 15 ottobre 2022 al 16 aprile 2023

Foto Wolfgang Volz. Copyright Christo and Jeanne-Claude Foundation

2. “Christo e Jeanne-Claude. Projects”, Fondazione Cosso, San Secondo di Pinerolo

Foto courtesy Fondazione Cosso

3. “Technoscape. L’architettura dell’ingegneria”, MAXXI, Roma A cura di Pippo Ciorra e Maristella Casciato, il MAXXI ospita durante questa stagione invernale una mostra dedicata al racconto del rapporto tra l’ingegneria strutturale, vernacolare o d’avanguardia. La mostra è organizzata attorno a due sezioni che corrispondono ai due grandi universi, quello dell’innovazione tecnologica e quello dell’ingegneria della costruzione. Lungo il primo percorso, scopriremo installazioni e padiglioni interattivi, che ci consentiranno di comprendere il ruolo che oggi hanno settori scientifici e tecnologici. Lungo il secondo, organizzato per aree tematiche, troviamo i lavori dei grandi ingegneri strutturali dal dopoguerra a oggi, mettendo in evidenza i vari approcci, gli edifici-simbolo come il Beaubourg o l’Opera di Sidney, e i casi più eclatanti in cui il compito di form-finder ricade completamente sul progettista strutturale. Dal 1 ottobre 2022 al 10 aprile 2023

Courtesy Fondazione MAXXI 

3. “Technoscape. L’architettura dell’ingegneria”, MAXXI, Roma

Foto Robert Baudin. Courtesy Arup

4. “Life between buildings”, MoMA, New York Ispirata alla storia degli orti comunitari di New York, Life Between Buildings esplora il modo in cui gli artisti si sono impegnati negli spazi interstiziali della città. Riunendo materiali d'archivio selezionati e opere d'arte dagli anni Settanta a oggi, la mostra guarda al di là della storia degli artisti che hanno trasformato gli edifici e al modo in cui hanno impegnato gli spazi intermedi, trasformando gli spazi negativi in luoghi di vita comune: giardini, installazioni, performance e incontri. Ripristinando siti liminali e trascurati, questi gruppi e artisti ci chiedono di ripensare a come la vita - umana e non umana - possa crescere in una città in cui lo spazio è diventato sempre più scarso e la natura sempre più minacciata. Dal 2 giugno 2022 al 16 gennaio 2023

Foto Steven Paneccasio. Courtesy MoMA

4. “Life between buildings”, MoMA, New York

Foto Steven Paneccasio. Courtesy MoMA

5. “Yve Laris Cohen. Studio/Theater”, MoMA, New York Sempre presso il MoMA, sarà possibile visitare una nuova installazione e performance nel Marie-Josée and Henry Kravis Studio. In questa mostra, Laris Cohen porterà i resti architettonici del Doris Duke Theatre, distrutto da un incendio nel 2020, nello spazio performativo del museo. Studio/Theater solleverà domande su ciò che costituisce un teatro e su come questi spazi siano contemporaneamente fragili e interdipendenti. Oltre all’installazione, Studio/Theater comprenderà anche in due performance intitolate Preservation e Conservation che si alterneranno settimanalmente nel corso della mostra. Dal 8 ottobre 2022 al 1 gennaio 2023

Foto Emile Askey. Courtesy MoMA

5. “Yve Laris Cohen. Studio/Theater”, MoMA, New York

Foto Emile Askey. Courtesy MoMA

6. “Kinshasa (N)tóngá”, Kanal, Bruxelles Con un allestimento curato dallo studio belga Tramnouvelle, il KANAL-Centre Pompidou di Bruxelles presenta una visione unica della capitale congolese, del suo sviluppo e della sua struttura urbana. (N)tóngá significa “ago”o “cantiere” in Lingala e si riferisce quindi al percorso informale che ha caratterizzato l'evoluzione di Kinshasa fino ad oggi. L'impatto del colonialismo e l'influenza che ha avuto sull’architettura della terza città più grande del continente africano sono al centro della mostra. Gli artisti presenti ritraggono i metodi di lavoro e i processi di produzione che permettono alla popolazione di Kinshasa di andare contro una visione imposta della città e della sua identità. Dal 23 settembre al 20 novembre 2022

Foto Gosette Lubondo. Courtesy Kanal

6. “Kinshasa (N)tóngá”, Kanal, Bruxelles

Courtesy Kanal

7. “Pierre-Louis Faloci. Une écologie du regard”, Cité de l’architecture et du patrimoine, Parigi A Parigi, la Cité de l’architecture et du patrimoine presenta una personale dell’architetto Pierre-Louis Faloci. Figura a sé stante, il progettista articola la sua pratica intorno alla nozione di “paesaggio globale” che ha sviluppato a lungo nel suo insegnamento e che costituisce la base problematica su cui si radicano le sue convinzioni di architetto. Dal 14 ottobre 2022 al 29 maggio 2023

Courtesy Pierre-Louis Faloci

7. “Pierre-Louis Faloci. Une écologie du regard”, Cité de l’architecture et du patrimoine, Parigi

Courtesy Pierre-Louis Faloci

8. “Conserving, Adapting, Handing”, Pavillon de l’Arsenal, Parigi Sempre nella capitale francese, sarà possibile visitare presso il Pavillon de l’Arsenal una mostra dedicata il ciclo di vita del patrimonio edilizio. Attraverso l’analisi di una quarantina di progetti premiati di ristrutturazione, riabilitazione o riuso adattivo, i cui permessi sono stati depositati a Parigi tra il 2020 e il 2022, la mostra racconta questi nuovi metodi di produzione che riuniscono le questioni legate al cambiamento climatico, le considerazioni sul patrimonio e i programmi adattati alle aspettative contemporanee. Dal 19 ottobre 2022 al 5 marzo 2023

Foto Salem Mostefaoui. Courtesy Pavillon de l’Arsenal

8. “Conserving, Adapting, Handing”, Pavillon de l’Arsenal, Parigi

Foto Salem Mostefaoui. Courtesy Pavillon de l’Arsenal

9. “Olafur Eliasson. Orizzonti tremanti”, Castello di Rivoli, Rivoli Olafur Eliasson trasforma per questo appuntamento la Manica Lunga del Castello di Rivoli, un volume 147 metri in lunghezza e 6 metri in larghezza, presentando una nuova serie di sei opere d’arte immersive simili a dispositivi ottici dalla struttura a cuneo. All’interno di ciascuna installazione si vedono complesse forme fluide in movimento che attraversano uno spazio panoramico a 360 gradi, illusioni ottiche prodotte grazie a specchi e proiezioni di luce. In tutti i caleidorama, sarà possibile osservare questi schemi complessi di forme in movimento che interagiscono per creare un ambiente visivo e spaziale in continua evoluzione. Dal 3 novembre 2022 al 26 marzo 2023

Courtesy Castello di Rivoli

Courtesy Castello di Rivoli

10. “Gregory Crewdson. Eveningside”, Le Gallerie d’Italia, Torino Sempre a Torino, Le Gallerie d'Italia ospitano in anteprima internazionale il terzo capitolo della trilogia fotografica di Gregory Crewdson. Curata da Jean-Charles Vergne, la mostra riunisce le tre serie del fotografo concepite tra il 2012 e il 2022. Pensate come una trilogia, offrono una prospettiva inedita su un decennio di creazione, rivelando il versante intimo dell’universo che ha fatto di Crewdson una delle figure fondamentali della fotografia. I suoi scatti hanno progressivamente legato insieme i frammenti di un mondo crepuscolare ispirandosi a un certo tipo di immagini cinematografiche radicate nella memoria collettiva e nella cultura letteraria americana. Dal 12 ottobre 2022 al 22 gennaio 2023

Foto Andrea Guermani. Courtesy Gallerie d’Italia

10. “Gregory Crewdson. Eveningside”, Le Gallerie d’Italia, Torino

Foto Andrea Guermani. Courtesy Gallerie d’Italia

11. “Mae-ling Lokko. Grounds for Return”, Z33, Hasselt Ospitata nello Z33 – il museo di arte contemporanea, design e architettura progettato da Francesca Torzo – l’architetta e designer Mae-ling Lokko utilizza nella sua mostra materiali a base biologica, tra cui micelio e scarti di cocco, per creare questa installazione incentrata sulle idee di giustizia economica ed ecologica. Grazie alle sue ricerche presso la Scuola di Architettura dell’Università di Yale e alla sua azienda Willow Technologies, Lokko lavora con gli scarti agricoli per creare materiali da costruzione bio-based a prezzi accessibili. Grounds for Return punta a evidenziare il ciclo attraverso il quale le colture e le abitazioni possono emergere dal terreno per sostenere la terra e la comunità, prima di biodegradarsi e restituire i nutrienti al suolo. Dal 26 settembre 2022 al 9 gennaio 2023

Foto Selma Gurbuz. Courtesy Mae-ling Lokko

11. “Mae-ling Lokko. Grounds for Return”, Z33, Hasselt

Foto Selma Gurbuz. Courtesy Mae-ling Lokko

12. “Tham & Videgård. On architecture”, ArkDes, Stoccolma A Stoccolma, ArkDes ospiterà dal 9 novembre una mostra dedicata all’architettura dello studio Tham e Videgård. L’installazione comprende 432 metri quadrati di superficie vetrata, che invitano il visitatore a vivere la mostra - uno spazio di aggregazione, come una piazza cittadina, che può essere utilizzato per riflettere e discutere, nonché per attività legate all'architettura e al suo ruolo nella società. Lo spazio porta il visitatore a contatto con un'esperienza architettonica in scala reale. Dal 11 novembre 2022 al 27 agosto 2023

Courtesy Tham & Videgård

12. “Tham & Videgård. On architecture”, ArkDes, Stoccolma

Courtesy Tham & Videgård

Con l’inverno alle porte, i musei e le istituzioni culturali tornano rinnovando il proprio palinsesto con nuovi allestimenti e mostre dedicate al mondo dell’arte ma non solo. Anche l’architettura torna negli spazi espositivi e qui di seguito proponiamo una lista dei migliori progetti di mostre in giro per il mondo, da non perdere questo autunno e inverno.

Partendo dal MAXXI di Roma, dove una mostra a cura di Pippo Ciorra mette in mostra il rapporto tra architettura e ingegneria strutturale, passando dal Castello di Mirandolo a San Secondo di Pinerolo per la prima mostra italiana dedicata a Christo dopo la sua scomparsa. Viaggiando poi in Europa sarà possibile visitare al Pavillon de l’Arsenal a Parigi una quarantina di progetti premiati di ristrutturazione, riabilitazione o riuso adattivo, mentre l’architetta e designer Mae-ling Lokko apre la stagione dello Z33, museo firmato Francesca Torzo, con nuovi materiali edilizi a base biologica. Alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo è invece in mostra una un’installazione video e audio multicanale a cura di Lawrence Abu Hamdan, mentre all’ArkDes di Stoccolma lo studio Tham e Videgård riempirà le sale una mostra personale.

Scorrete la gallery per scoprire le proposte culturali più interessanti della stagione fredda.

1. “A diary of the sky”, Lawrence Abu Hamdan, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino Foto courtesy Lawrence Abu Hamdan

Il 3 novembre Fondazione Sandretto Re Rebaudengo inaugura a Torino Air Pressure (A diary of the sky) di Lawrence Abu Hamdan, un’installazione video e audio multicanale pensata come esplorazione dell’ecologia acustica propria dello spazio aereo libanese, in particolare sugli episodi in cui l’aviazione israeliana ha attraversato i cieli del Libano, in violazione agli accordi tra le due nazioni mediati dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Attraverso un’installazione sonora e cinematografica, il lavoro restituisce queste ricorrenti violazioni in un prodotto artistico tangibile, proponendo una riflessione sulla violenza atmosferica che è diventata parte della vita quotidiana libanese. Dal 3 novembre 2022 al 26 febbraio 2023

1. “A diary of the sky”, Lawrence Abu Hamdan, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino Foto courtesy Lawrence Abu Hamdan

2. “Christo e Jeanne-Claude. Projects”, Fondazione Cosso, San Secondo di Pinerolo Foto Wolfgang Volz. Copyright Christo and Jeanne-Claude Foundation

Prima mostra in Italia a due anni dalla morte del maestro dell’environmental art, il Castello di Mirandolo, nella campagna circostante a Pinerolo in Piemonte, ospita la retrospettiva dedicata a Christo e Jeanne-Claude. La mostra presenta circa sessanta opere, tra tecniche miste e collages, accompagnate da un’ampia sezione fotografica e dalla proiezione dei video che documentano la realizzazione delle monumentali installazioni artistiche della coppia. Ad accompagnare inoltre l’intero allestimento, potrete trovare un’inedita installazione sonora, a cura di Avant-dernière pensée, che intende creare una corrispondenza ideale tra le opere di Christo e Jeanne-Claude e la musica di Arvo Pärt, compositore estone caratterizzato da un linguaggio musicale ricco di tecniche come la dodecafonia e il collage. Dal 15 ottobre 2022 al 16 aprile 2023

2. “Christo e Jeanne-Claude. Projects”, Fondazione Cosso, San Secondo di Pinerolo Foto courtesy Fondazione Cosso

3. “Technoscape. L’architettura dell’ingegneria”, MAXXI, Roma Courtesy Fondazione MAXXI 

A cura di Pippo Ciorra e Maristella Casciato, il MAXXI ospita durante questa stagione invernale una mostra dedicata al racconto del rapporto tra l’ingegneria strutturale, vernacolare o d’avanguardia. La mostra è organizzata attorno a due sezioni che corrispondono ai due grandi universi, quello dell’innovazione tecnologica e quello dell’ingegneria della costruzione. Lungo il primo percorso, scopriremo installazioni e padiglioni interattivi, che ci consentiranno di comprendere il ruolo che oggi hanno settori scientifici e tecnologici. Lungo il secondo, organizzato per aree tematiche, troviamo i lavori dei grandi ingegneri strutturali dal dopoguerra a oggi, mettendo in evidenza i vari approcci, gli edifici-simbolo come il Beaubourg o l’Opera di Sidney, e i casi più eclatanti in cui il compito di form-finder ricade completamente sul progettista strutturale. Dal 1 ottobre 2022 al 10 aprile 2023

3. “Technoscape. L’architettura dell’ingegneria”, MAXXI, Roma Foto Robert Baudin. Courtesy Arup

4. “Life between buildings”, MoMA, New York Foto Steven Paneccasio. Courtesy MoMA

Ispirata alla storia degli orti comunitari di New York, Life Between Buildings esplora il modo in cui gli artisti si sono impegnati negli spazi interstiziali della città. Riunendo materiali d'archivio selezionati e opere d'arte dagli anni Settanta a oggi, la mostra guarda al di là della storia degli artisti che hanno trasformato gli edifici e al modo in cui hanno impegnato gli spazi intermedi, trasformando gli spazi negativi in luoghi di vita comune: giardini, installazioni, performance e incontri. Ripristinando siti liminali e trascurati, questi gruppi e artisti ci chiedono di ripensare a come la vita - umana e non umana - possa crescere in una città in cui lo spazio è diventato sempre più scarso e la natura sempre più minacciata. Dal 2 giugno 2022 al 16 gennaio 2023

4. “Life between buildings”, MoMA, New York Foto Steven Paneccasio. Courtesy MoMA

5. “Yve Laris Cohen. Studio/Theater”, MoMA, New York Foto Emile Askey. Courtesy MoMA

Sempre presso il MoMA, sarà possibile visitare una nuova installazione e performance nel Marie-Josée and Henry Kravis Studio. In questa mostra, Laris Cohen porterà i resti architettonici del Doris Duke Theatre, distrutto da un incendio nel 2020, nello spazio performativo del museo. Studio/Theater solleverà domande su ciò che costituisce un teatro e su come questi spazi siano contemporaneamente fragili e interdipendenti. Oltre all’installazione, Studio/Theater comprenderà anche in due performance intitolate Preservation e Conservation che si alterneranno settimanalmente nel corso della mostra. Dal 8 ottobre 2022 al 1 gennaio 2023

5. “Yve Laris Cohen. Studio/Theater”, MoMA, New York Foto Emile Askey. Courtesy MoMA

6. “Kinshasa (N)tóngá”, Kanal, Bruxelles Foto Gosette Lubondo. Courtesy Kanal

Con un allestimento curato dallo studio belga Tramnouvelle, il KANAL-Centre Pompidou di Bruxelles presenta una visione unica della capitale congolese, del suo sviluppo e della sua struttura urbana. (N)tóngá significa “ago”o “cantiere” in Lingala e si riferisce quindi al percorso informale che ha caratterizzato l'evoluzione di Kinshasa fino ad oggi. L'impatto del colonialismo e l'influenza che ha avuto sull’architettura della terza città più grande del continente africano sono al centro della mostra. Gli artisti presenti ritraggono i metodi di lavoro e i processi di produzione che permettono alla popolazione di Kinshasa di andare contro una visione imposta della città e della sua identità. Dal 23 settembre al 20 novembre 2022

6. “Kinshasa (N)tóngá”, Kanal, Bruxelles Courtesy Kanal

7. “Pierre-Louis Faloci. Une écologie du regard”, Cité de l’architecture et du patrimoine, Parigi Courtesy Pierre-Louis Faloci

A Parigi, la Cité de l’architecture et du patrimoine presenta una personale dell’architetto Pierre-Louis Faloci. Figura a sé stante, il progettista articola la sua pratica intorno alla nozione di “paesaggio globale” che ha sviluppato a lungo nel suo insegnamento e che costituisce la base problematica su cui si radicano le sue convinzioni di architetto. Dal 14 ottobre 2022 al 29 maggio 2023

7. “Pierre-Louis Faloci. Une écologie du regard”, Cité de l’architecture et du patrimoine, Parigi Courtesy Pierre-Louis Faloci

8. “Conserving, Adapting, Handing”, Pavillon de l’Arsenal, Parigi Foto Salem Mostefaoui. Courtesy Pavillon de l’Arsenal

Sempre nella capitale francese, sarà possibile visitare presso il Pavillon de l’Arsenal una mostra dedicata il ciclo di vita del patrimonio edilizio. Attraverso l’analisi di una quarantina di progetti premiati di ristrutturazione, riabilitazione o riuso adattivo, i cui permessi sono stati depositati a Parigi tra il 2020 e il 2022, la mostra racconta questi nuovi metodi di produzione che riuniscono le questioni legate al cambiamento climatico, le considerazioni sul patrimonio e i programmi adattati alle aspettative contemporanee. Dal 19 ottobre 2022 al 5 marzo 2023

8. “Conserving, Adapting, Handing”, Pavillon de l’Arsenal, Parigi Foto Salem Mostefaoui. Courtesy Pavillon de l’Arsenal

9. “Olafur Eliasson. Orizzonti tremanti”, Castello di Rivoli, Rivoli Courtesy Castello di Rivoli

Olafur Eliasson trasforma per questo appuntamento la Manica Lunga del Castello di Rivoli, un volume 147 metri in lunghezza e 6 metri in larghezza, presentando una nuova serie di sei opere d’arte immersive simili a dispositivi ottici dalla struttura a cuneo. All’interno di ciascuna installazione si vedono complesse forme fluide in movimento che attraversano uno spazio panoramico a 360 gradi, illusioni ottiche prodotte grazie a specchi e proiezioni di luce. In tutti i caleidorama, sarà possibile osservare questi schemi complessi di forme in movimento che interagiscono per creare un ambiente visivo e spaziale in continua evoluzione. Dal 3 novembre 2022 al 26 marzo 2023

Courtesy Castello di Rivoli

10. “Gregory Crewdson. Eveningside”, Le Gallerie d’Italia, Torino Foto Andrea Guermani. Courtesy Gallerie d’Italia

Sempre a Torino, Le Gallerie d'Italia ospitano in anteprima internazionale il terzo capitolo della trilogia fotografica di Gregory Crewdson. Curata da Jean-Charles Vergne, la mostra riunisce le tre serie del fotografo concepite tra il 2012 e il 2022. Pensate come una trilogia, offrono una prospettiva inedita su un decennio di creazione, rivelando il versante intimo dell’universo che ha fatto di Crewdson una delle figure fondamentali della fotografia. I suoi scatti hanno progressivamente legato insieme i frammenti di un mondo crepuscolare ispirandosi a un certo tipo di immagini cinematografiche radicate nella memoria collettiva e nella cultura letteraria americana. Dal 12 ottobre 2022 al 22 gennaio 2023

10. “Gregory Crewdson. Eveningside”, Le Gallerie d’Italia, Torino Foto Andrea Guermani. Courtesy Gallerie d’Italia

11. “Mae-ling Lokko. Grounds for Return”, Z33, Hasselt Foto Selma Gurbuz. Courtesy Mae-ling Lokko

Ospitata nello Z33 – il museo di arte contemporanea, design e architettura progettato da Francesca Torzo – l’architetta e designer Mae-ling Lokko utilizza nella sua mostra materiali a base biologica, tra cui micelio e scarti di cocco, per creare questa installazione incentrata sulle idee di giustizia economica ed ecologica. Grazie alle sue ricerche presso la Scuola di Architettura dell’Università di Yale e alla sua azienda Willow Technologies, Lokko lavora con gli scarti agricoli per creare materiali da costruzione bio-based a prezzi accessibili. Grounds for Return punta a evidenziare il ciclo attraverso il quale le colture e le abitazioni possono emergere dal terreno per sostenere la terra e la comunità, prima di biodegradarsi e restituire i nutrienti al suolo. Dal 26 settembre 2022 al 9 gennaio 2023

11. “Mae-ling Lokko. Grounds for Return”, Z33, Hasselt Foto Selma Gurbuz. Courtesy Mae-ling Lokko

12. “Tham & Videgård. On architecture”, ArkDes, Stoccolma Courtesy Tham & Videgård

A Stoccolma, ArkDes ospiterà dal 9 novembre una mostra dedicata all’architettura dello studio Tham e Videgård. L’installazione comprende 432 metri quadrati di superficie vetrata, che invitano il visitatore a vivere la mostra - uno spazio di aggregazione, come una piazza cittadina, che può essere utilizzato per riflettere e discutere, nonché per attività legate all'architettura e al suo ruolo nella società. Lo spazio porta il visitatore a contatto con un'esperienza architettonica in scala reale. Dal 11 novembre 2022 al 27 agosto 2023

12. “Tham & Videgård. On architecture”, ArkDes, Stoccolma Courtesy Tham & Videgård