Villa Gontero, brutalista ma non troppo

Nel 1971 a Cumiana, Carlo Graffi e Sergio Musmeci realizzano una residenza audace e sperimentale, in cui l’architettura, l’arte e l’ingegneria si uniscono in un unico organismo in cemento armato a vista e blocchi in Vibrapac.

La villa Gontero (1969-71) viene realizzata a Cumiana, in provincia di Torino, da Carlo Graffi (1925-1985). L’architetto è del tutto estraneo al recupero della tradizione, neppure in quella chiave onirica e surrealista praticata da Carlo Mollino, del quale Graffi è più volte sodale. Con il più noto architetto collabora, tra gli altri, al progetto di concorso per il Palazzo del Lavoro di Italia ’61 (1949), oltre a quello per il nuovo Teatro Regio (1965-73), entrambi a Torino. In entrambi i lavori Mollino si rivolge, per definire la parte strutturale, all’ingegnere romano Sergio Musmeci (1926-1981) al quale Graffi demanderà il progetto delle strutture di villa Gontero.

Il committente, Riccardo Gontero, è un imprenditore torinese, titolare dell’Impresa Cementi Armati. La villa è pubblicata su L’architettura cronache e storia nel numero 224 del giugno 1974. Zevi, fondatore e direttore della rivista, che tra i primi in Italia si era soffermato sull’esperienza del brutalismo, sorprendentemente non contempla l’opera di Graffi sullo stesso orizzonte. Il testo di Renato Pedio accompagna le fotografie (molto probabilmente di Riccardo Moncalvo) senza mai nominare l’aggettivo, o il sostantivo, che nel 1959 lo stesso Pedio aveva utilizzato con enfasi – sotto dettatura zeviana – per commentare l’Istituto Marchiondi di Viganò. Eppure, paradossalmente, è probabile che sull’imaginario di Graffi, piuttosto che su quello di Viganò, pesassero le istanze che Reyner Banham aveva teorizzato e Bruno Zevi propagandato nel decennio precedente.

  

I particolari della villa mostrano infatti un certo compiacimento nell’utilizzo degli elementi in cemento armato vista, o dei blocchi Vibrapac, dei serramenti cromaticamente accesi, di una certa massa degli elementi compositi. La Villa Gontero si inserisce dunque in un clima mutato e consapevole di certe ascendenze. Ma il lavoro dell’architetto si misura con quello di un ingegnere – Musmeci – incontrato sui cantieri molliniani e forte di una solida formazione, maturata dal confronto con Pier Luigi Nervi e Riccardo Morandi, probabilmente incline alle suggestioni dispensate da Graffi, ma indipendente dalle sirene del brutalismo.

A Musmeci si devono una serie di tavole strutturali della villa, redatte nel gennaio 1969, che accompagnano quelle del progetto architettonico di Graffi. L’edificio è ultimato nel 1971. L’organismo abitativo è racchiuso da due solette strutturali a gradoni in cemento armato, distanziate e sorrette da una struttura secondaria, e delimitato sul perimetro da blocchi in cemento Vibrapac. Nella parte centrale, dove è collocato l’ingresso, l’edificio tocca il suolo e si innalza, a quote differenti, alle due estremità. Il grande sbalzo poggia su una struttura circolare in cemento armato nella quale e racchiusa una scala a chiocciola in ferro. 

Villa Gontero, Carlo Graffi con Sergio Musmeci, Cumiana, Torino, 1969-71
Villa Gontero, Carlo Graffi con Sergio Musmeci, Cumiana, Torino, 1969-71

La villa si rivela come il paradigma italiano di un’ingegneria artigianale ma altamente sperimentale, che porta i suoi protagonisti – Nervi, Morandi o lo stesso Musmeci – a elaborare soluzioni audaci sollecitate non solo dal mondo dell’architettura ma anche da quello delle arti, in quel momento e in quel contesto strettamente legati. Allo stesso tempo gli architetti sono attratti dal magistero tecnico degli ingegneri – e dalla retorica utilizzata dall’avanguardia per accedere a questo sapere – e sempre più si cimentano in territori ingegneristici. L’elogio e il rigore all’artificio, l’ascendenza della cultura architettonica e ingegneristica italiana, la contiguità con la ricerca artistica, gli slanci sperimentali di tradizionali imprese di costruzioni: le facce celate di un immaginario brutalista ma non troppo.

Ultimi articoli di Architettura

Altri articoli di Domus

Leggi tutto
China Germany India Mexico, Central America and Caribbean Sri Lanka Korea icon-camera close icon-comments icon-down-sm icon-download icon-facebook icon-heart icon-heart icon-next-sm icon-next icon-pinterest icon-play icon-plus icon-prev-sm icon-prev Search icon-twitter icon-views icon-instagram