Il legno, risorsa chiave per l’Alto Adige

In questa regione del Nord Italia, il legno è una risorsa centrale che unisce tradizione, economia e tutela ambientale. Con una filiera corta e sostenibile da 1,3 miliardi di euro, coinvolge migliaia di aziende locali.

In Alto Adige, il legno non è solo una materia prima: è parte integrante della cultura, della storia e dell’identità del territorio. Da secoli, i boschi rappresentano una risorsa vitale non solo per la vita quotidiana, ma anche per la protezione dell’ambiente. La gestione forestale oculata ha permesso di mantenere oltre il 50% del territorio coperto da foreste, di cui il 58% con funzione protettiva contro frane ed erosione. Oggi, il settore del legno è una delle colonne portanti dell’economia altoatesina, con circa 3mila aziende e 15mila occupati attivi nella filiera che va dalla gestione dei boschi alla trasformazione industriale, fino all’edilizia e al design. Il valore annuo supera 1,3 miliardi di euro, con una filiera corta che mantiene ogni fase produttiva all’interno del territorio, garantendo sostenibilità e valore aggiunto.

Holzius, Foto Tobias Kaser

Blasla Hof in Val Casies. si tratta di un ampliamento della struttura con nuovi chalet a incastro, progetto realizzato da Holzius. Esterni rifiniti in larice, interni in legno massiccio di abete rosso non trattato e senza colla né metallo: una natura che si ritrova anche negli arredi, realizzati esclusivamente in legno. Una materia prima ampiamente disponibile nei dintorni della Val Casies.

Holzius, Foto Tobias Kaser

Blasla Hof in Val Casies. si tratta di un ampliamento della struttura con nuovi chalet a incastro, progetto realizzato da Holzius. Esterni rifiniti in larice, interni in legno massiccio di abete rosso non trattato e senza colla né metallo: una natura che si ritrova anche negli arredi, realizzati esclusivamente in legno. Una materia prima ampiamente disponibile nei dintorni della Val Casies.

IDM Alto Adige, Foto Tobias Kaser

Nel settore del legno in Alto Adige lavorano ca. 3000 aziende e oltre 15.000 persone.

L’Alto Adige si distingue anche per l’attenzione all’ambiente: oltre 317mila ettari di foreste sono certificati Pefc, segno di una gestione responsabile. Per rafforzare il settore è nata nel 2015 Proramus, iniziativa che coordina enti pubblici, aziende e artigiani attorno alla Holz Charta (Carta del Legno), promuovendo progetti, formazione e cultura del legno. “Attorno al nostro documento programmatico Holz Charta, riuniamo tutti gli stakeholder della filiera, dal Corpo forestale provinciale alle grandi aziende, passando per amministrazioni e consorzi di artigiani e contadini e i fornitori di teleriscaldamento” spiega il coordinatore dell’iniziativa Michael Stauder. Tra le iniziative più significative spicca Wood Passage, installazione itinerante che dimostra la rapidità con cui il legno si rigenera in natura, ma anche le mostre diffuse nei comuni altoatesini per sensibilizzare sull’impatto positivo dell’edilizia in legno, che trattiene la CO₂ e riduce l’impronta ecologica.

IDM Alto Adige, foto Tobias Kaser. L’arredamento di interni e le costruzioni in legno sono, economicamente, i settori più forti della filiera legno in Alto Adige.

Il legno è anche protagonista nella valorizzazione del Marchio Alto Adige, inizialmente nato per il turismo e oggi esteso ai prodotti d’eccellenza locali. Dieci aziende del settore (Aster, Barth Innenausbau, Gruber Türen, Intura, Karl Pedross, Ligna Construct, LignoAlp, Prast OHG, Rubner Türen, X Timber) hanno ottenuto la certificazione, puntando su innovazione e sostenibilità per rafforzare la competitività a livello internazionale. L’Alto Adige dimostra così come una risorsa naturale possa diventare leva di sviluppo, tutela ambientale e identità territoriale.