Media il passaggio, restituisce il senso dell’attraversamento, nel frammento di tempo e di spazio che sta fra due mondi, la maniglia si palesa come avanguardia dell’architettura, strumento per aprire uno scenario, ma anche un pensiero, una visione, una riflessione sull’abitare. Un piccolo oggetto dai molti significati: tecnico, funzionale, simbolico e, nelle produzioni Dnd, anche estetico. La doppia menzione per l’Adi Index 2024 della maniglia Leva e del sistema di chiusura Vertical certifica l’impegno dell’azienda bresciana nello sviluppo di soluzioni innovative ad alto contenuto di design, alimentato dal contributo creativo di collaborazioni prestigiose. Come nel progetto “Architettura per le mani” che ha coinvolto cinque studi internazionali nella progettazione di altrettante maniglie.
Disegnata da Park Associati e realizzata in ottone stampato a caldo, Leva rimanda al mondo della meccanica, all’immagine archetipica dell’oggetto da cui prende il nome. «Volevamo che fosse un oggetto senza tempo, dotato di una sua contemporaneità ma senza connotarsi troppo dal punto di vista delle mode, un classico che desse l’impressione di essere sempre stato presente», racconta Michele Rossi dello studio milanese, fondato nel 2000 insieme a Filippo Pagliani. Nasce così un’estetica pulita, sofisticata, caratterizzata dal taglio netto della parte frontale, in relazione armonica con la parte interna, arrotondata e accogliente.
Il sistema Unico e la rosetta dal volume minimale, 30 mm di diametro e 2 mm di spessore, contribuiscono all’essenzialità del design. Personalizzabile nell’ampia gamma di finiture, frutto dell’abilità artigianale di Dnd e di un know how produttivo consolidato in oltre cinquant’anni, come quelle in PVD ribattezzate dall’azienda con il termine forte®, per le proprietà di estrema durezza e resistenza alla corrosione, ai graffi e alle abrasioni oltre all’inalterabilità del colore nel tempo. «Con il modello “Mirror”, in particolare, abbiamo giocato sulla possibilità di una doppia finitura che consentisse alla maniglia di adattarsi facilmente a diversi contesti, sia ambienti molto lussuosi sia informali, valorizzando al contempo l’oggetto nella sua duplice superficie: lucida nella parte frontale tagliata e satinata nella parte più sagomata sul retro, sempre nella stessa tonalità», continua Rossi.
Vertical, l’altra chicca selezionata per l’Adi Index 2024, è il sistema di chiusura con serratura magnetica invisibile per porta a battente dalla linea minimale ed elegante, garantita dalla totale assenza di viti a vista e dalla possibilità di realizzare le cover nella stessa finitura delle maniglie. Predisposto per accogliere anche le versioni a cilindro e con nottolino, garantisce piena flessibilità di utilizzo. «È un sistema combinato che per la prima volta propone un approccio unico, integrato alla porta e alla maniglia, con vari livelli di chiusura», spiega Pietro Antonini, terza generazione della famiglia Martinelli alla guida di Dnd. «In un settore storicamente molto tecnico, che esprime poca dose di innovazione e scarsa passione decorativa, una serratura da aprire e da guardare, con una sua dignità anche estetica, rappresenta una rivoluzione».
Le caratteristiche prestazionali sono assicurate dai cicli certificati ai quali è stata sottoposta per testarne la resistenza a continue sollecitazioni. Le cover della serratura e dell’incontro in ottone di alta qualità sono disponibili in diverse finiture per uniformarsi all’estetica della maniglia: forte® oro lucido, oro antico lucido, oro antico satinato, rame satinato, grafite satinato, inox satinato, fra le altre della gamma. «Non solo la serratura stessa diventa un elemento di arredo, che può spaziare su vari temi decorativi, ma esprime innovazione anche a livello funzionale, grazie alla presenza di due brevetti, uno relativo al sistema di fissaggio alla porta e uno legato all’adattatore per gestire la declinazione nelle diverse chiusure. Il corpo della serratura, altra novità rispetto alla storia, è in materiale plastico per un prodotto che risulta così più leggero».
Leva e Vertical, due prodotti diversi, interpreti di un saper fare che si traduce in lavorazioni tecnologicamente sofisticate, una quarantina di finiture personalizzate altamente resistenti e una componentistica sempre più performante. Nella produzione di una gamma versatile e di grande qualità, che oggi conta più di 80 modelli, si delinea la strategia di sviluppo dell’azienda, 100% made in Italy, dalla forte reputazione internazionale ma profondamente legata al suo territorio, il distretto siderurgico della Val Sabbia, in provincia di Brescia, dove nel 1968 è nata come FMN Martinelli, poi Dnd. Nomi diversi, stessa famiglia al timone, Vilma Martinelli, insieme ai figli Pietro e Simona, coadiuvati dal direttore artistico Giulio Iacchetti, a cui si deve la forte accelerazione nel processo di convergenza con il mondo del design. Oggi, l’azienda si qualifica come fucina di idee in grado di coniugare la lunga esperienza produttiva con la creatività di architetti e designer internazionali, puntualmente coinvolti nello sviluppo di prodotti sempre migliori per ergonomia, facilità di utilizzo e resa estetica.