Water Towers

Richard Lloyd Lewis affronta il tema delle cisterne, considerato un cliché fotografico, con un approccio puramente estetico che gli permette di catturare le strutture in immagini quasi ultraterrene.

Water Towers
Nel mondo della fotografia ci sono alcuni soggetti che sono storicamente considerati quasi intoccabili, off limits, e molti che sono diventati dei cliché.
Senza dubbio il soggetto delle cisterne è uno di questi. Come può un fotografo reinterpretare e documentare con occhi nuovi quese strutture, coinvolgendo lo spettatore in modo da dare nuova vita al soggetto?
Bernd e Hilla Becher hanno segnato un precedente con la loro indagine topologica forense, durata molti decenni, con il loro approccio impassibile e il processo fotografico rigoroso, tanto che è difficile capire come e perchè questo argomento possa essere affrontato senza fare riferimento al loro lavoro.
Water Towers
Richard Lloyd Lewis, Water Towers

L’elemento di novità portato da Lewis è un approccio quasi opposto, che le interpreta come strutture aliene nel paesaggio di tutti i giorni: mentre il lavoro dei Becher può essere visto come uno studio freddo e tradizionale delle qualità architettoniche dei serbatoi idrici, Lewis ha adottato un approccio puramente estetico per catturare le strutture in un aspetto quasi ultraterreno.

Catturando l’estetica peculiare delle cisterne e celebrando queste anomalie architettoniche spesso ignorate e considerate come macchie sul paesaggio del Regno Unito, Lewis porta loro nuova vita nel mondo del misterioso e del sublime, mettendo in evidenza il design un po’ fantascientifico di queste strutture colossali.

 

Nato nelle valli del Galles meridionale Richard Lloyd Lewis lavora dal 1996 per l’editoria, l’industria pubblicitaria e musicale.

Dopo essere cresciuto nel mondo commerciale la sua passione si è rivolta verso documentari e progetti architettonici che indagano i soggetti che si nascondono o sono lontani dallo sguardo del pubblico. Il suo recente progetto code name: burlington – nella collezione permanente dellImperial War Museum di Londra – lo ha portato ad avere accesso privilegiato alla città segreta sotterranea che avrebbe ospitato il governo e la famiglia reale durante la guerra fredda.

Lewis è un membro del network di ricerca creativa Land2 (Land Squared) ed espone con il gruppo di artisti Transistor.

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