Attraverso l’incisione, la fotografia e il disegno Mar Hernández vuole riconoscere e tratteggiare il sottile margine tra crollo e ricostruzione, tra identità perduta e recuperata, tra annullamento e conservazione. La sua poetica mira a ridare valore a quei luoghi testimoni delle trasformazioni storiche e umane, a far riemergere con il suo disegno le tracce indelebilmente incise del passato e del passaggio di chi li ha abitati.
Rewind
In mostra alla White Noise Gallery, Mar Hernández utilizza incisione, fotografia e disegno per riconoscere e tratteggiare il sottile margine tra crollo e ricostruzione.
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- 13 giugno 2017
- Roma
La sua ricerca parte da fotografie di luoghi abbandonati, percepiti come contenitori di un tempo sospeso. Su di essi poi l’artista disegna a china interni disabitati, in una sorta di ritratto di famiglia da cui sono stati elisi tutti i personaggi. In “Rewind” l’assenza di umanità lascia immersi in un silenzio denso e pieno di pathos, in cui gli oggetti sono gli unici testimoni delle persone che ci sono passate. Trasportando lo spettatore in una dimensione temporale indefinita, Hernández rigenera la vita attraverso l’incisione e il disegno, facendo emergere gli arredi reali o immaginari; una sovrapposizione di livelli in cui il passaggio del tempo appare inesorabilmente visibile.
15 giugno – 31 luglio 2017
Mar Hernández. Rewind
a cura di Eleonora Aloise e Carlo Maria Lolli Ghetti
White Noise Gallery
via dei Marsi 20/22, Roma