La Montagne de Venise

Creato da Yona Friedman, l’itinerario di Montagne de Venise ha previsto la partecipazione diretta dei cittadini di Venezia per provare a vivere la città in modo alternativo.

La Montagne de Venise è stata la terza tappa dell’itinerario architettonico di Yona Friedman con Jean-Baptiste Decavèle in Italia, dopo il Museo Vigne per l’azienda Livio Felluga in Friuli e No Man’s Land , un progetto pubblico a Loreto Aprutino.

In apertura: Yona Friedman con Jean Baptiste Decavèle, La Montagne de Venise, Venezia, 2016. Foto Anna Ghiraldini. Sopra: Yona Friedman con Jean Baptiste Decavèle, La Montagne de Venise, Venezia, 2016. Foto Jean Baptiste Decavèle

L’itinerario di Montagne de Venise ha previsto la partecipazione diretta dei cittadini e delle principali istituzioni di Venezia per provare a vivere la città in modo alternativo. Il linguaggio scelto da Friedman è quello delle fiabe, che riscopre l’immaginazione collettiva e lega vari progetti italiani costruiti fino a oggi. Venezia, con la sua tradizione teatrale, giocosa e carnevalesca, è in perfetta armonia con il progetto.

Yona Friedman con Jean Baptiste Decavèle, La Montagne de Venise, Venezia, 2016. Foto Jean Baptiste Decavèle

“Perché non costruiamo una montagna a Venezia?”: La proposta di Yona Friedman mette insieme ironia e un tipo di conoscenza che solo un’azione di architettura partecipativa può generare, rispondendo alle dinamiche veneziane. Costruire una montagna significa cambiare il paesaggio, modificare la visione che si ha di un luogo, creando un nuovo punto di vista di ciò che ci circonda.

Yona Friedman con Jean Baptiste Decavèle, La Montagne de Venise, Venezia, 2016. Foto Sissi Cesira Rosselli


Yona Friedman con Jean Baptiste Decavèle
La Montagne de Venise 
a cura di Chiara Bertola e Giuliano Sergio
coordinato e promosso da Zerynthia Contemporay Art Association