Granpalazzo

Gli ambienti cinquecenteschi di Palazzo Rospigliosi, a Zagarolo, si animano con le opere di 18 artisti sostenuti da 18 gallerie e un programma di performance ed eventi.

Nato da un’idea di Paola Capata, Delfo Durante, Ilaria Gianni e Federica Schiavo, per la sua prima edizione “Granpalazzo” presenterà a Palazzo Rospigliosi 18 artisti sostenuti da 18 gallerie tra le più vitali del panorama italiano e internazionale, un programma di performance curato da Ilaria Gianni e una serie di progetti speciali proposti in collaborazione con i partner del progetto.

L’obiettivo degli organizzatori è porre l’accento sulla qualità dell’offerta in ambito contemporaneo, puntando su un ristretto nucleo di artisti e il loro rapporto con le rispettive gallerie: realtà di prestigio internazionale, contraddistinte da una forte impronta curatoriale, un costante lavoro di scouting e l’impegno nella creazione di un mercato indipendente.

In apertura: Cartolina di Palazzo Rospigliosi a Zagarolo, Roma. Sopra: Maria Loboda, Formal garden in the early morning hours (1), 2013. Courtesy Maisterravalbuena e l'artista

Provenienti da Italia, Algeria, Argentina, Austria, Croazia, Cuba, Germania, Gran Bretagna, Moldavia, Polonia, Portogallo, Stati Uniti e Svizzera, gli artisti esporranno le proprie opere – in parte inedite in parte ripensate nella loro forma allestitiva – in un percorso che si snoderà tra le magnifiche stanze di Palazzo Rospigliosi, suggerendo un confronto tra poetiche e ricerche stilistiche spesso diversissime tra loro. “Per la prima edizione di ‘Granpalazzo’ sono stati selezionati alcuni tra i protagonisti più interessanti del panorama artistico contemporaneo per ricerca, costanza, serietà. – spiega Ilaria Gianni – La sfida del progetto è quella di costruire un ponte tra epoche, una relazione di rispetto reciproco tra l’arte del passato, testimoniata dalla dimora nobiliare di Palazzo Rospigliosi, con la sua architettura, le pareti affrescate a illustrare la storia delle famiglie che l’hanno abitata – e che di riflesso narrano una parte della storia politica e artistica italiana – e l’interpretazione del presente da parte del contemporaneo. Gli artisti sono stati invitati ad ascoltare lo spazio, ad entrare in dialogo con il patrimonio artistico di questo Paese, proponendo nuovi progetti installativi ambiziosi e appositamente concepiti per le stanze di Palazzo Rospigliosi. Forme, punti di vista, traduzioni visive del presente coesisteranno concretamente accanto a testimonianze di una storia tangibile, costruendo una dimensione unica capace di mettere in discussione le certezze spazio-temporali dello spettatore”.

Damir Ocko, Study on Shivering no.3-5, 2013. Courtesy l'artista e Galleria Tiziana Di Caro

Il programma di performance vedrà coinvolti alcuni degli artisti in mostra: tra questi, Wilfredo Prieto proporrà The battle of the shadows, una lettura lirica dell’azione che vede protagonisti due pugili in combattimento, visibili allo spettatore attraverso le loro ombre deformate, tra le rare prove dell’artista cubano in ambito performativo; Riccardo Baruzzi con Braccio di lettura svelerà le possibilità sonore della materia scultorea creando una composizione poliritmica con strumenti realizzati da lui stesso; indossando i panni del suo alter ego Jeffrey, un hippy sessantenne, Hugo Canolias in Sinhô Elias riflette sul doppio e sulle moltitudine dell’Io, mettendo in scena un monologo tra il profetico e il poetico, la magia e la critica. Prendendo spunto dall’esperienza del teatro pubblico del Bread&Puppet e lavorando sulla necessità di recupero di un rapporto diretto con la pratica del lavoro, nonché sull’aspetto comunitario e collettivo che elide la figura dell’Io fautore, Tomaso De Luca sviluppa Declaration of Independence from the Tyranny of Consciousness, una sfilata di grandi figure dipinte che connetterà la sede di “Granpalazzo” con il Farmers
Market di Zagarolo. Il progetto di Tomaso De Luca è realizzato con il supporto di OnFair.

Amalia Pica, <i>Grayscale</i>, 2007. Courtesy l'artista e Stigter van Doesburg, Amsterdam
Ernesto Burgos, installation view. Courtesy l'artista, The Goma Gallery e Kate Werble Gallery.
<b>A sinistra</b>: Benedetto Pietromarchi, <i>Slosh</i>, 2013. Collezione privata. <b>A destra</b>: Giorgio Andreotta Calò, <i>Doggod</i>, 2014, installation view La scultura lingua morta, Istituto Italiano di Cultura, Parigi, Francia. Courtesy dell'artista. Photo Vincent Ceraudo
Maria Loboda, <i>Interrupted serpent</i>, 2014. Courtesy Maisterravalbuena e l'artista. Photo Roberto Ruiz
<b>A sinistra</b>: Riccardo Baruzzi, <i>Panatre</i>, 2012. <b>A destra</b>: Sascha Pohle, <i>Attachments</i>, 2015. Courtesy l'artista e Galerie Weingrüll
<b>A sinistra</b>: Tomaso De Luca, <i>Intruders</i>, 2015. <b>A destra</b>: Vanessa Billy, <i>Extended finger, Navel, Mirage</i>, 2014. Swiss Art Awards installation view. Courtesy BolteLang. Photo Gunnar Meier


30–31 maggio 2015
Granpalazzo
da un’idea di Paola Capata, Delfo Durante, Ilaria Gianni e Federica Schiavo
programma di performance curato da Ilaria Gianni
progetti speciali di CURA., NERO, The Green Parrot & LULU, Mexico
Palazzo Rospigliosi
piazza Indipendenza 6, Zagarolo (Roma)