Study for Room

In concomitanza con Art City e con il 50esimo anniversario dalla scomparsa di Giorgio Morandi, il MAMbo presenta un progetto espositivo di Rachel Whiteread ambientato al Museo Morandi.

Rachel Whiteread presenta al MAMbo una selezione di opere che va dal 1991 al 2010 e due nuovi lavori di piccolo formato realizzati per l'occasione che ben si inseriscono negli spazi del Museo Morandi, creando un dialogo poetico con i dipinti esposti, provocando un vicendevole proiettarsi di prospettive, enfatizzando la sistematicità e la coerenza delle ricerche dei due artisti. I volumi pittorici morandiani trovano così corrispondenze nelle scatole monocrome, negli essenziali parallelepipedi collocati nell’ordine di mensole e scaffali: le sculture di Rachel Whiteread sembrano esistere nello stesso tempo sospeso dei dipinti e degli acquerelli di Morandi.

In apertura: Rachel Whiteread, Study for Room, 1993. Inchiostro, acquerello e correttore liquido su carta millimetrata, 42 x 59.5 cm. Courtesy Galleria Lorcan O’Neill Roma. Sopra: Rachel Whiteread Deposit, 2006. Gesso, legno e acciaio (8 unità), 80 x 37 x 50 cm. Courtesy Galleria Lorcan O’Neill Roma

L’artista britannica dichiara esplicitamente il suo interesse verso Morandi al quale è accomunata da un'incessante tensione metafisica e da una ricerca artistica che trascende il corso cronologico delle avanguardie o prospettive teoriche di ordine linguistico. Nota per le sue sculture in resina e gesso, per i calchi con cui esplora l'architettura, lo spazio, l'assenza e la memoria – tra cui il celebre House del 1993, monumentale calco in cemento di una casa vittoriana poi distrutto, realizzato per stigmatizzare la speculazione edilizia nell’East End londinese – Rachel Whiteread condivide con Morandi l’attenzione per gli spazi intimi e gli oggetti del quotidiano, enfatizzandone il negativo e rivelando i vuoti intorno a essi. Sotto lo sguardo dell’artista, le “cose” di uso comune sembrano assorbite dallo spazio, in bilico tra presenza e assenza, lasciano una traccia di sé nel calco che le avvolge.

Rachel Whiteread, <i>Study for Room</i>, 1993. Inchiostro, acquerello e correttore liquido su carta millimetrata, 42 x 59.5 cm. Courtesy Galleria Lorcan O’Neill Roma
Rachel Whiteread, <i>Hoard</i>, 2006. Gesso e legno (41 unità), 84 x 76 x 25 cm. Courtesy Galleria Lorcan O’Neill Roma
Rachel Whiteread, <i>Model IV </i>, 2006. Gesso, legno e alluminio (1 scaffale, 6 unità), 20.5 x 40 x 20 cm. Courtesy Galleria Lorcan O’Neill Roma
Rachel Whiteread, <i>Clouds (A), Valley - rural (B)</i>, 2010. Cartolina con gouache e fori, 10 x 14.2 cm. Courtesy Galleria Lorcan O’Neill Roma
A destra: Rachel Whiteread, <i>Untitled</i>, 2005. Collage e gouache su carta per acquarello, 15.2 x 10.5 cm. Courtesy Galleria Lorcan O’Neill Roma. A sinistra: Rachel Whiteread, <i>Antwerp</i>, 2002. Inchiostro su cartolina, 14 x 9 cm. Courtesy Galleria Lorcan O’Neill Roma