Haas&Hahn: ritorno a Rio

Gli olandesi Jeroen Koolhaas e Dre Urhahn del collettivo Favela Painting Project intervengono nelle parti più derelitte delle città: dopo due anni a Filadelfia, sono ora in partenza per il Brasile.

Nel 2008, Jeroen Koolhaas e Dre Urhahn stanno dipingendo un grande murale nella favela di Vila Cruzeiro, a Rio de Janeiro, quando un’auto di lusso dai finestrini scuri si ferma. Scende un giovane uomo che, originario della baraccopoli, era riuscito a diventare famoso in tutto il mondo: Adriano, calciatore di fama globale, a quel tempo, giocava nell’Inter. Gli era giunta una voce curiosa, che aveva deciso di verificare in prima persona: la lunga scalinata di cemento, che attraversa l’abitato di Vila Cruzeiro, aveva assunto per mano dei due artisti olandesi l’apparenza di un fiume, con grandi carpe in volo sopra le sue onde.

In alto: uno degli edifici del progetto Philly Painting. Sopra: il bozzetto del progetto in preparazione per Vila Cruzeiro (per gentile concessione Haas&Hahn)

Al di là delle note curiose, la vera portata del lavoro di Haas&Hahn è stata non solo l’interpretazione artistica di un certo luogo – ma anche, e soprattutto – l’aver coinvolto le comunità locali nella realizzazione di opere dal fortissimo impatto visivo: murales che, nell’accendere di colore edifici costruiti con mezzi di fortuna, regalano un destino nuovo e una percezione diversa agli abitanti delle baraccopoli

Il team di Philly Painting

Dopo Vila Cruzeiro, Haas&Hahn – che, comunque, hanno sempre abitato nei quartieri dove intervenivano – si sono spostati nella favela di Santa Marta, sempre a Rio de Janeiro. Qui, nel 2010, hanno messo insieme e addestrato un gruppo di 25 giovani residenti, con il quale hanno ridipinto Praça Cantão, la piazza principale del quartiere. Quest’opera ha attirato l’attenzione anche del Philadelphia Mural Arts Program che, tra il 2011 e il 2012, ha invitato i due artisti a intervenire nella zona nord della metropoli americana, per trasformare una strada abbandonata, Germantown Avenue, in un gigantesco dipinto murale acceso da colori sgargianti.

Praça Cantão a Rio de Janeiro

È nato così il progetto Philly Painting, che i due autori definiscono “un esperimento di agopuntura urbana”: durante otto mesi, 54 edifici sono stati ridipinti con l’aiuto di un gruppo di operai, individuati e assunti nella parte settentrionale di Filadelfia. L’impatto sociale non si è quindi fermato all’opera d’arte in se stessa o alla ritrovata consapevolezza dell’area, ma è efficacemente sintetizzato anche dall’indice di disoccupazione del quartiere – 26,3% secondo la Jobs Commission di Filadelfia –, un’alta percentuale che Philly Painting ha contribuito a contrastare.

Germantown Avenue a Filadelfia

Dopo due anni a Filadelfia, Jeroen Koolhaas e Dre Urhahn hanno deciso di tornare in Brasile, dove vogliono perseguire il loro sogno: ridipingere con l’aiuto della comunità di Vila Cruzeiro un’intera favela, senza però chiedere risorse a enti governativi. Hanno così lanciato una sottoscrizione – tramite Kickstarter – per finanziare “Favela Painting is back to Rio!”, progetto che vogliono cominciare nel 2014. Olandesi che parlano correttamente l’idioma lusitano (quanto di più lontano dalla loro lingua), Haas&Hahn hanno buone probabilità di colpire il segno.
 

Vila Cruzeiro: schizzo per Favela Painting is back to Rio
La favela Vila Cruzeiro
Philly Painting
Philly Painting
Philly Painting
Philly Painting
Philly Painting
Philly Painting
Philly Painting
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