Cercle, i rave tra le architetture più spettacolari

Dalla Torre Eiffel alla salina più grande del mondo in Bolivia: il collettivo Cercle unisce musica, beni culturali e paesaggistici, rivolgendosi alle nuove generazioni di tutto il mondo.

Cercle è un canale di live broadcasting che si è affermato in maniera importante negli ultimi mesi. Un’iniziativa che coinvolge numerosi musicisti chiamati ad esibirsi in location d’interesse storico e culturale. Il progetto porta la firma di Derek Barbolla, un ventinovenne parigino laureato alla Sorbona che ha sfruttato l’occasione offerta dai nuovi strumenti digitali per creare un canale unico nel suo genere, che si contraddistingue per la scelta di suggestivi beni architettonici e paesaggistici accompagnata da una selezione musicale contemporanea.    

Il progetto Cercle inizia con le videoregistrazioni di Derek, il quale per gioco comincia a registrare i suoi amici mentre si esibiscono a casa sua per poi successivamente intervistarli. Con il passare del tempo si sono uniti a lui Anais De Framond, Lola Lebrati, Dan Aufseesser, Philippe Tuchmann e Pol Sauchier, con i quali ha preso forma il progetto Cercle. Il gruppo svolge un lavoro costante di ricerca di beni paesaggistici ed architettonici, inizialmente in Francia e ora in tutto il mondo. 

Cercle, il live broadcast che attrae numerosi turisti proponendo un progetto, in primis, culturale e sociale Il gruppo, oltre a proporre della buona musica live, svolge un lavoro costante di ricerca di beni paesaggistici ed architettonici, inizialmente nello stato della Francia ed ora in tutto il mondo.

Foto Marko Edge

Cercle, il live broadcast che attrae numerosi turisti proponendo un progetto, in primis, culturale e sociale Il gruppo, oltre a proporre della buona musica live, svolge un lavoro costante di ricerca di beni paesaggistici ed architettonici, inizialmente nello stato della Francia ed ora in tutto il mondo.

Foto Maxime Chermat

Cercle, il live broadcast che attrae numerosi turisti proponendo un progetto, in primis, culturale e sociale Il gruppo, oltre a proporre della buona musica live, svolge un lavoro costante di ricerca di beni paesaggistici ed architettonici, inizialmente nello stato della Francia ed ora in tutto il mondo.

Foto Maxime Chermat

Cercle, il live broadcast che attrae numerosi turisti proponendo un progetto, in primis, culturale e sociale Il gruppo, oltre a proporre della buona musica live, svolge un lavoro costante di ricerca di beni paesaggistici ed architettonici, inizialmente nello stato della Francia ed ora in tutto il mondo.

I criteri della scelta di un luogo sono molteplici e variano dalla sua suggestione alla possibilità che quest’ultimo possa ospitare un’iniziativa di questo genere, ma quello che prevale su tutti è la connessione della musica con le peculiarità del luogo. Un esempio su tutti è quello della performance di FKJ a Salar De Uyuni, nella salina più grande del mondo in Bolivia, dove appunto, Philipp Tuchmann è riuscito a creare un’analogia e una connessione perfetta tra luogo e artista. 

Cercle, il canale di live broadcast che sta conquistando sempre più turisti da tutto il mondo

Il progetto riesce dunque ad attrarre un vasto pubblico globale, creando benefici in termini turistici, culturali e sociali, dunque il livestream permette agli spettatori di “visitare” posti sconosciuti che sono enfatizzati da una cornice musicale contemporanea che tramite i social media permette alle nuove generazioni d’immergersi nuovamente nella cultura.

  • cercle.io