In Ruanda una scuola costruita dalla comunità

Procedere per fasi e coinvolgere gli abitanti del posto: il metodo consolidato di Asa Studio è al servizio dell’innovazione didattica.

Questo articolo è stato pubblicato in origine su Domus 1088, marzo 2024.

Active Social Architecture è uno studio di Kigali, in Ruanda, guidato dal 2014 da Alice Tasca, Zeno Riondato e Francesco Stassi. Lavorano in base al principio etico che tutti hanno diritto a un buon progetto e hanno collaborato con agenzie dell’Onu, organizzazioni non governative, istituzioni pubbliche e realtà private di tutta l’Africa orientale a progetti come il Rugerero Health Center, polo sanitario realizzato a bassissimo costo.

Il loro progetto per la Scuola primaria di Busogo è iniziato nel 2016 ed è attualmente giunto alla quarta fase. Nella provincia del Musanze, in Ruanda, si trova di fronte al panorama del celebre Volcanoes National Park, habitat della specie a rischio d’estinzione dei gorilla di montagna, al confine tra la Repubblica Democratica del Congo e l’Uganda. La scuola offre spazi di gioco e di formazione di cui in precedenza la comunità non disponeva. Dal 2011, il Ruanda ha iniziato ad ampliare i suoi programmi di formazione per la prima infanzia, che la Scuola di Busogo fornisce, dando un importante segnale di cambiamento nelle strategie della didattica.

Nel corridoio esterno, i colori e le texture sono scelti con cura per catturare l’interesse dei bambini. I davanzali corti lasciano entrare molta luce naturale nelle stanze. Courtesy © ASA Studio

Un costruttore locale ha avuto l’incarico di riunire degli abitanti del villaggio, tra cui i genitori dei futuri scolari, per formare il gruppo di lavoro del cantiere. Come in tutti i progetti di Asa, gran parte dei membri del gruppo non aveva esperienza edilizia. I lavoratori hanno ricevuto una formazione in loco basato su un approccio volto al rafforzamento delle competenze che ha seguito un protocollo di Asa che prevede la realizzazione di un piccolo settore insieme con il costruttore, in modo da ridurre al minimo gli errori e garantire fluidità al processo edilizio. La formazione è partita dall’ufficio dei custodi, che è una struttura piccola, ma comprende molti degli elementi da replicare negli edifici più grandi, dalle fondamenta alla struttura di calcestruzzo armato e mattoni cotti, fino al tetto di lastre metalliche. Secondo una prassi consueta per lo studio, in questo progetto sono state formate al lavoro di muratura alcune donne, caso relativamente raro in Ruanda, ma che garantisce il sostegno della comunità. 

La bellezza di questo progetto sta nella prospettiva olistica di Asa, fondata sul miglioramento delle competenze, che conduce a un maggior potere economico.

Dato che l’affitto delle attrezzature superava il budget, la pietra vulcanica su cui sorgono gli edifici è stata scavata a mano. Di conseguenza, ci sono voluti sette mesi per realizzare le fondamenta di ciascuna fase. Pezzi metallici di autocarri abbandonati sono stati riutilizzati come leve per estrarre le rocce dal terreno. Questi massi sono stati poi ridotti in frantumi per costruire fondamenta, basamenti e muri di contenimento. Mentre la scuola è gestita dalle monache della Congregation of Sisters of Mount Carmel, già attiva nella Provincia settentrionale, il progetto è interamente finanziato dall’agenzia spagnola Karit – Solidarios por la Paz. Il costo medio per metri quadri è di soli 300 dollari americani, somma modesta se si considera che il costo medio di un progetto edilizio in Ruanda va dai 500 agli 800 dollari circa. Il progetto ha scelto di dare priorità alla comunità, all’attenzione all’ambiente e funzionalità, al di là dei risultati estetici.

Courtesy © ASA Studio

La direttrice di Asa Alice Tasca dichiara che “questi edifici contribuiscono all’istruzione e alla prosperità della comunità in vari modi. I residenti locali che lavorano in cantiere ci hanno fatto sapere che con le loro nuove competenze possono trovare lavoro più facilmente e, come risultato, per esempio, sono in grado di acquistare una mucca. Ciò vuol dire che possono dare il latte ai loro figli che frequentano la scuola. La mente trova quindi nutrimento a casa e a scuola. In questo modo, la costruzione di una scuola diventa il catalizzatore di molti elementi essenziali”. La bellezza di questo progetto sta nella prospettiva olistica di Asa, fondata sul miglioramento delle competenze, che conduce a un maggior potere economico.

Muratori costruiscono uno dei serbatoi sotterranei dell’acqua piovana. La vasca, di 5 metri di diametro, è costruita a forma di mezza cupola in mattoni di argilla cotta di produzione locale, seguendo un andamento a spirale per aumentarne la resistenza. Courtesy © ASA Studio

La costruzione della Scuola primaria di Busogo è stata programmata in cinque fasi. La prima ha visto la progettazione e la costruzione delle prime aule per l’istruzione elementare. La seconda comprendeva la biblioteca, una sala polifunzionale per i pasti e le riunioni, una cucina e i servizi igienici. La terza fase, alcune aule per l’asilo. Nelle prime fasi il committente è stato in grado di raccogliere fondi a un ritmo che ha permesso al lavoro di continuare senza interruzioni. La raccolta dei fondi e la costruzione della quarta fase sono state ritardate dallo scoppio del Covid-19. Quando i finanziamenti sono ritornati a essere disponibili per proseguire i lavori, la legislazione locale era cambiata e richiedeva aggiornamenti della documentazione relativa agli eventi sismici e alle esigenze di accessibilità. A causa della profondità delle fondamenta, la quarta fase ha presentato delle difficoltà. Asa attualmente sta realizzando la struttura di calcestruzzo armato, ma i fondi sono quasi esauriti e il committente si sta adoperando per garantire il completamento di questo edificio di due piani che comprende dieci aule per l’istruzione elementare e servizi igienici.

La scuola ora usa la biblioteca come spazio per l’amministrazione. Gli uffici saranno completati nella quinta fase, dopo di che la biblioteca ritornerà alla sua destinazione originaria e inizierà la raccolta di fondi per l’acquisto di libri, attrezzature e altri elementi necessari. Alcuni serbatoi a cupola raccolgono l’acqua piovana. Nel costruire il primo, la squadra ha insistito per usare del legname come impalcatura di supporto. Per il secondo, la squadra ha seguito il suggerimento di Asa di sovrapporre i mattoni a spirale, con risultati soddisfacenti. La squadra che costruisce queste cupole è stata incaricata da altri siti vicini di costruire serbatoi analoghi, e ora li realizza senza impalcature. Piccoli cambiamenti come questo hanno una grande incidenza sulla comunità, in termini di risparmio di risorse e di tempo. Con il suo lavoro Asa è un esempio delle potenzialità di trasformazione dell’architettura, a varie scale.

Immagine apertura: i fori di ventilazione sono stati posizionati strategicamente nella parte superiore delle pareti, per garantire una ventilazione trasversale costante in tutte le aule.  © ASA Studio

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