La forma di As If It Were Already Here evoca la storia di questo luogo. I tre vuoti ricordano il Tri-Mountain, raso al suolo nel XVIII secolo per creare terreno per il porto. Le bande di colore sono un rimando alle sei corsie di traffico che una volta dominavano il quartiere, prima che il Big Dig le seppellisse e permettesse di recuperare lo spazio per la vita pedonale urbana.
La scultura è fatta da corde annodate a mano e spago, intrecciati in una maglia di più di mezzo milione di nodi. Quando uno qualsiasi dei suoi elementi si muove, ogni altro elemento lo segue. Monumentale per dimensioni e forza ma delicata come un pizzo, risponde fluidamente al vento e alle intemperie. Le sue fibre sono 15 volte più resistenti dell’acciaio ma incredibilmente leggere, rendendo la scultura in grado di allacciare direttamente in tre grattacieli creando un contrappunto morbido alla loro architettura dai contorni netti. Si tratta di una manifestazione fisica di interconnessione e di forza attraverso la resilienza.
Alla luce del giorno la forma porosa si fonde con il cielo e getta ombre-disegni sul terreno sottostante. Di notte si trasforma in un faro luminoso. L’opera incorpora elementi di luce dinamici che riflettono gli effetti cangianti del vento. I sensori attorno al sito registrano movimento e tensione delle fibre e dirigono il colore della luce proiettata sulla superficie della scultura.
As If It Were Already Here invita a soffermarsi, sia per osservare la maglia da lontano sia per goderne da sotto, sdraiati sulla collinetta erbosa. Abbraccia Boston come una città pedonale, dove passato e presente si intrecciano, e indirizza il nostro sguardo per sentire il cuore pulsante del momento. Ci invita a contemplare una manifestazione fisica di interconnessione: il morbido con il duro, la terra con il cielo, le cose che controlliamo con le forze esterne a noi.
fino a ottobre 2015
Janet Echelman
As If It Were Already Here
Rose Kennedy Greenway, Boston