Ristorante sul mare

Koichi Futatsumata progetta un ristorante a Teshima, una delle isole del mare interno di Seto, con l’obiettivo di offrire un “luogo del cibo”, non solo ai visitatori della “Setouchi Triennale”, ma anche agli abitanti locali.

Oltre a essere uno dei luoghi che ospita la seconda edizione della “Setouchi Triennale”, Teshima è stata per decenni un importante centro per la coltivazione del riso e la produzione di latte.

Koichi Futatsumata, Ristorante sul mare, Kagawa (Teshima), Giappone

Il successivo spopolamento ha portato all’abbandono dei terrazzamenti per la coltivazione del riso, rivalutati oggi grazie all’aiuto di molti volontari. In questo contesto, l’obiettivo principale del ristorante è quello di fornire un “luogo del cibo” dedicato non soltanto ai visitatori della manifestazione ma anche alla popolazione locale.

Dotando il ristorante di una cucina pubblica posta frontalmente all’ingresso principale dell'edificio, il progetto si propone di sviluppare una ricca comunicazione costruita sul tema del cibo, auspicando la nascita di una nuova cultura alimentare per l’isola.

Questa struttura ad arco che corre lungo la costa per una lunghezza di 40 metri, è rivestita in lamiera ondulata, con un grade affaccio libero sul fronte rivolto verso il mare, aperto come una terrazza.

La terrazza cattura la vista mozzafiato sul mare ma diventa anche un elemento importante di questo progetto, funzionando come un hub attraverso il quale ogni funzione – la cucina, il ristorante e la cucina pubblica – risulta collegata, fisicamente e metaforicamente.

La copertura della terrazza è realizzata con una lamiera permeabile alla luce, in modo da esaltare la sensazione di apertura e da permettere al sole di creare atmosfere diverse negli spazi interni ed esterni.

Le fondazioni, sollevate per evitare le maree, utilizzano un calcestruzzo di colore rosso-marrone, come fossero di terra sollevata, contrastano con il blu del cielo e dell’oceano. Obiettivo dell’intervento è stato quello di realizzare un’architettura che coesistesse con l’isola, con il paesaggio idilliaco e la ferocia della natura che la caratterizzano.