È un processo multiforme, nel quale l’autore applica gradatamente gli inchiostri sulla superficie di oltre quattrocento fogli di carta sul pavimento, aggiungendo colore in consonanza diretta con l’edificio in base alle sue personali osservazioni e alla sua sensibilità d’artista, prendendo nota di fenomeni specifici come la qualità delle presenze nello spazio, i suoni che di volta in volta provengono dall’esterno o la percezione di come lo strato d’inchiostro abbia alterato l’immagine. In questo modo si sviluppano aree di concentrazione in ragione della suddivisione e della profondità della superficie, passando da immagini più contrastate e dinamiche a fogli caratterizzati da delicate sovrapposizioni, in cui i singoli colori rispondono in modo differente alla superficie del pavimento: certe stampe hanno un solo strato d’inchiostro, mentre altre ne hanno fino a quindici-venti.