"E fuori dai musei", aggiunge oggi, a distanza di vent'anni, riproponendo e ampliando la performance nelle sale del Louvre. La tematica della libertà si estende dunque al sistema dell'arte, rappresentato dal museo dei musei: il Louvre. Nella sala che ospita la Nike di Samotracia, Fabre ha cambiato numerosi travestimenti interpretando diversi personaggi della malavita. L'artista fiammingo è stato anche invitato dal museo francese a confrontarsi con le opere delle scuole pittoriche del Nord Europa. "L'Ange de la métamorphose" – questo il titolo della mostra aperta fino al 7 luglio – traccia un insolito itinerario affiancando una trentina di opere (disegni a penna, sculture di ossa umane, dipinti con tracce di sangue) ai quadri di Bosch, Rubens, Van Eyck e Rembrandt. Per l'occasione Fabre ha disegnato anche una tazzina per la Illy art collection, che sarà prodotta in mille esemplari. Elena Sommariva
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