Lzf Lamps, o Lucifero, come si è chiamata in origine, è una piccola azienda spagnola a conduzione familiare, specializzata nella produzione di lampade in impiallacciatura di legno.
Quando parlo di un’azienda ‘familiare’, intendo dire che i suoi fondatori sono due: Mariví Calvo e Sandro Tothill, coppia nel lavoro e nella vita. Artista lei, spagnola di Valencia, musicista lui, australiano, in fuga dal Queensland. S’incontrano e cominciano la produzione quasi per gioco, con l’intento di realizzare lampade per arredare il proprio appartamento. Di lì, il passo è stato breve per fondare, nel 1994, la Lzf Lamps.

A Euroluce 2013, Lzf si è presentata con un progetto particolare: High Fidelity, un quartetto d’eccezione fatto di musica (assolutamente da ascoltare la selezione di brani realizzati da Rythmia e ispirati alle lampade della nuova collezione), immagini grafiche, grafica in movimento e i nuovi prodotti.

Tra i nuovi progetti, era esposta al centro dell’allestimento, la grande lampada a sospensione Candelabro, composta da Mariví Calvo a partire da pezzi emblematici del marchio; mentre le lampade a sospensione Escape del designer irlandese Ray Power, con le loro catene di rettangoli sospesi attorno a un anello di luce, incorniciavano la parete più caratterizzante il concept dell’allestimento. Novità erano anche la lampada a sospensione Domo di Roberto Celada e le lanterne Chou, progetto del giovane studio valenciano Yonoh. La lampada a sospensione Raindrop-S di Javier Herrero Studio finora presente a catalogo solo in versione singola, è state presentata nella versione a grappolo.


Per una nuova ecologia dell’abitare
L’eredità di Ada Bursi si trasforma in un progetto d’esame del biennio specialistico in Interior Design allo IED di Torino, in un racconto sull’abitare contemporaneo, tra ecologia, flessibilità spaziale e sensibilità sociale.