Best of #Green

Domus di settembre è in edicola con lo speciale Green. Domus Web coglie l’occasione per selezionare i migliori progetti “green” provenienti dal mondo dell’arte, dell’architettura e del design.

Best of #Green
Per il Best of di questa settimana Domus Web approfondisce il tema della sostenibilità con una selezione dei migliori progetti provenienti dal mondo dell’arte, dell’architettura e del design.

Tra gli interventi urbani più recenti merita attenzione quello di Snøhetta, che ha collocato su un tetto accanto al nuovo polo gastronomico di Mathallen, due arnie esagonali realizzate per un apicultore della zona, trasformandole in uno strumento per sensibilizzare il quartiere sull’importanza della presenza delle api; e quello di Luzinterruptus, che ha presentato al Katowice Street Art Festival Laberinto de residuos plásticos, 26 metri di labirinto per mostrare la quantità di rifiuti plastici prodotta ogni giorno.

I Am Recycled, progettato da PKMN [pacman] Architectures, prolunga la vita di una porzione di edificio industriale ad Arrasate (Paesi Baschi, Spagna), trasformata in un centro di riciclaggio, laboratorio di riuso e spazio per la vendita di prodotti di seconda mano, mentre con Urban Algae Canopy
ecoLogicStudio prefigura la prima copertura bio-digitale al mondo a integrare le culture di micro-alghe e i protocolli di coltivazione digitale in tempo reale su un’architettura. La proposta fa parte del progetto Future Food District, a cura di Carlo Ratti Associati al crocevia centrale del sito di EXPO.
La Biennale di Venezia, invece, ospita un focus dedicato al surriscaldamento globale con “Italian Limes”, il progetto di Folder sui confini lungo i ghiacciai alpini, che richiama l’attenzione sulla rappresentazione di un territorio mutevole e sul fragile equilibrio del suo ecosistema.

Anche i giovani designer si confrontano con i temi della sostenibilità proponendo soluzioni innovative come la MYX lamp di Jonas Edvard, lampada a sospensione realizzata con un tessuto derivato dai funghi, con cui il designer danese consente a un organismo naturale di prendere il controllo su un metodo di produzione industriale e il Pannello Bio-Fotovoltaico progettato degli studenti dell’Iaac di Barcellona, una batteria la cui energia che libera gli elettroni viene raccolta da batteri nel terreno.

Il tema del riciclo è una delle chiavi di lettura del lavoro di Ousmane MBaye – che per 15 anni ha riparato frigoriferi a Dakar, finchè un giorno ha riciclato l’acciaio per creare una sedia, la prima di una collezione di mobili in acciaio e barili di benzina vuoti – e della collezione Kawara del designer olandese Tsuyoshi Hayashi, una serie di sgabelli e panche realizzata con tegole giapponesi difettose montate su una struttura lignea. Al riciclo è dedicato anche Progetto Bitrot, con cui il fotografo italiano Valentino Bellini documenta la realtà fisica dello smaltimento dei rifiuti del mondo virtuale, con un progetto ancora in corso.
Anche il mondo dell’arte riflette sul tema della sostenibilità, con una serie di interventi dedicati al verde: “Prospettiva vegetale”, un grande progetto espositivo dedicato a Giuseppe Penone ospitato a Firenze dal Forte di Belvedere e il Giardino di Boboli; Transplantation, progetto con cui l’artista tedesco Uli Westphal ha trasformato lo Stedelijk Museum Bureau di Amsterdam in una serra dove vengono coltivate oltre sessanta varietà di pomodori; e la mostra “Vegetation as a Political Agent” al PAV di Torino, che racconta dal punto di vista del conflitto sociale la relazione profonda, impegnata e impegnativa, che esiste da sempre tra uomini e piante.
In apertura: Giuseppe Penone, Luce e Ombra, corona luminosa. Photo © Paolo Frullini

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