The Collectors Elmgreen&Dragset ai Giardini

L'iperrealismo sociale dei due artisti rinnova i padiglioni danese e nordico per la Biennale d'arte veneziana. Testo di Loredana Mascheroni.

L'idea era quella di creare una sorta di "vicinato transnazionale" tra il padiglione nordico e quello danese, 'legandoli' in un unico progetto da sviluppare a più mani. Quale migliore soluzione che conferire questo incarico a un artista danese e a uno norvegese che di convivenza transnazionale hanno un'esperienza diretta?
Il danese Michael Elmgreen e il norvegese Ingar Dragset propongono una delle loro stravaganti riflessioni sulle dinamiche del contemporaneo 'architettando' nei due padiglioni uno spazio comune chiamato "The Collectors". Saranno infatti i curatori di un palcoscenico allegorico ma 'live' costruito grazie alla partecipazione di oltre venti artisti e designer internazionali chiamati a trasformare lo spazio pubblico in uno scenario privato che sarà messo in vendita proprio nei giorni della kermesse veneziana.
Ad accompagnare i possibili acquirenti di questi rinnovati spazi privati sarà un agente immobiliare, che racconterà loro la storia dei drammi familiari stile Bergman che 'animano' la casa del padiglione danese, collegato strutturalmente da una lunga piscina a quello nordico che ospita la casa dello scapolo del misterioso Mr. B. Anche qui l'esperienza fisica della casa si intreccerà con quella emotiva messa in scena da un gruppo di giovani dissoluti che ciondoleranno per casa bevendo vodka.
Un complesso gioco di specchi che mette in scena artisti che mettono in scena la vita di personaggi allegorici che si muovono all'interno di ambienti e oggetti reali e che interagiscono con persone reali… nell'orchestrazione di un progetto coordinato da due artisti.
L'iperrealismo sociale di Elmgreen&Dragset si muove qui su un'infinità di piani e tocca il tema del collezionismo accanto a quello dei meccanismi psicologici che si nascondono dietro alla scelta di oggetti particolari per esprimere la propria personalità. La selezione di determinate opere d'arte piuttosto che quella di mobili, accessori, libri e vestiti compone la densa trama di questo racconto espositivo e dei suoi abitanti.
Accanto ai 'collezionisti' Michael Elmgreen e Ingar Dragset, la performance si avvale dell'opera di Thora Dolven Balke, Massimo Bartolini, Hernan Bas, Guillaume Bijl, Maurizio Cattelan, Pepe Espaliú, Tom of Finland, Simon Fujiwara, Han & Him, Laura Horelli, Martin Jacobson, William E. Jones, Terence Koh, Jani Leinonen, Klara Lidén, Jonathan Monk, Nico Muhly, Norway Says, Henrik Olesen, Nina Saunders, Vibeke Slyngstad, Sturtevant e Wolfgang Tillmans.

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