Un interno è come una città: è utilizzato in una varietà di modi, come un mercato, con linee collegate, portici, luoghi per ritirarsi e spazi pubblici, scalinate e piazze, panorami aperti e spazi chiusi.

Il linguaggio del materiale è ruvido e nero all’esterno ma liscio e bianco all'interno. Un "monolite di calma in mezzo agli spintoni” degli edifici circostanti. La facciata: solo alla luce del sole si vedono brillare le scandole della copertura in ardesia che assumono diverse gradazioni di nero.

"Se qualcosa non funziona in nero, non funzionerà in un altro colore" Anton Stankowski

Pochi ma semplici i materiali: bianco lucido alternato con pavimenti cerati di quercia, intonaci di calce, finestre in rovere e mobili incassati verniciati di bianco definiscono lo spazio

Siamo interessati alla relazione tra le caratteristiche tattili delle superfici, ai contrasti tra di loro, e al modo in cui le qualità del materiale fanno appello ai sensi. Questo contrasta con la tendenza per i materiali compositi: ingannevoli e falsi, semplici e rapidamente costruiti da lavoratori non addestrati, inseguono le mode e finiscono presto in discarica.

Il cartongesso, viceversa, è un materiale molto versatile e non vi è alcuna ragione per non utilizzarlo, a condizione che abbia senso nel progetto.

Per quanto riguarda l'isolamento esterno, quando abbiamo superfici non portanti, le trattiamo come tali. Ancora oggi, una facciata intonacata è vista come parte della costruzione di una solida parete. È evidente che una copertura fatta di materiali come il metallo, il legno o, come in questo caso, una copertura con scandole di ardesia, con larghezze variabili di 50/100/150 mm. non è portante, e le linee orizzontali aiutano a riconoscerne la funzione.

Haus Tazzelwurm, Stuttgart
Progetto: ARCHITEKTUR 109
Architetti: Mark Arnold + Arne Fentzloff Architekten BDA, Stuttgart
Gruppo di progetto: Jan Escher, Natalie Hirzle-Dürr, Simon Otterbach, Danny Titze, Michael Sörgel
Strutture: Weischede, Herrmann + Partner, Stuttgart; Impianti: Prof. Dr.-Ing. Thomas Stark, Konstanz; Strutture: Nikolaus Schreiner, Neckarsulm; Geologo: GEOTECHNIK Stuttgart GmbH
Impresa costruttrice: Gustav Schüle Wohnbau GmbH + Co. KG, Pleidelsheim
Copertura: Rathscheck Schiefer, Mayen / Spoerl & Nietner, Bad Steben
Area del sito: 1.000 m2
Area appartamento: 460 m2
Area costruita: 120 m2
Completamento: 2012