La storia dei rapporti tra i newyorkesi e i loro condizionatori d'aria è lunga e varia. Iniziò nell'estate del 1902. Fu l'ingegner Willis Carrier che, mentre lavorava all'impianto di una tipografia di Brooklyn, scoprì il modo di creare benessere ambientale negli interni controllando il tasso di umidità. Un recente articolo del New York Times ricorda lo storico evento, celebrando la macchina da lui "inventata che comprendeva ventilatori, condutture, riscaldatori e tubi forati […] riempiti d'acqua fredda proveniente da un pozzo che stava tra i due edifici".
Lo scorso fine settimana, durante i miei allucinati vagabondaggi sotto la cappa della calura cittadina, mi è apparsa come un miraggio nel deserto urbano di Long Island City: una nube astratta, color azzurro freddo, che si librava come per miracolo sui muri del cortile del MoMA/PS1.
1. Samuel Rothafel, detto Roxy, impresario teatrale e imprenditore americano. Noto per aver introdotto la presentazione elegante di film muti nei lussuosi cinematografi degli anni Dieci e Venti del Novecento.
2. Cfr. Rem Koolhaas, Delirious New York: un manifesto retroattivo per Manhattan, ed. it. a c. di Marco Biraghi, Milano, Electa, 2001.
3. Cfr. Rem Koolhaas, Junkspace: per un ripensamento radicale dello spazio urbano, ed. it. a c. di Gabriele Mastrigli, Macerata, Quodlibet, 2006.
4. Comunicazione personale di Marc Kushner
Alcuni spunti critici per questo articolo sono stati forniti da Vincent Appel, Nicolas de Monchaux e Mohammed Sharif.
