Le esposizioni sono come castelli di carta e basta un nulla per farle crollare.
Con questa citazione di Giancarlo De Carlo tratta da un articolo dell'Unità dell'11 giugno 1968 si apre l'ultimo libro di Paola Nicolin dedicato alla XIV Triennale di Milano del 1968, che torna con questo volume a occuparsi delle problematiche legate alle mostre e ai luoghi espositivi [1].
Nato da uno studio intrapreso dall'autrice nel 2004, Castelli di carte prende il titolo proprio dalla definizione di mostra data da Giancarlo De Carlo, che della XIV Triennale fu l'ideatore e organizzatore e che campeggia nelle drammatiche immagini dell'occupazione [2], avvenuta il giorno stesso dell'inaugurazione e conclusasi con uno sgombero effettuato l'8 giugno, seguito dalle dimissioni dello stesso De Carlo insieme a tutta la Giunta Esecutiva.
Il libro ha il merito di portare alla luce una storia sommersa, quella di una mostra che nessuno ha visto, ma di cui molto si è parlato ("entrata come un roumor nell'immaginario di chi la mostra non l'ha neppure visitata [3]), attraverso la raccolta di documenti di archivio, la ricostruzione degli allestimenti, le testimonianze dirette e un ricchissimo apparato bibliografico.
Il libro ha il merito di portare alla luce una storia sommersa, quella di una mostra che nessuno ha visto, ma di cui molto si è parlato attraverso la raccolta di documenti di archivio, la ricostruzione degli allestimenti, le testimonianze dirette e un ricchissimo apparato bibliografico.
Il libro dà voce anche ad alcuni protagonisti dell'occupazione della Triennale, che precede di poche settimane quella della Biennale di Venezia, e si chiude con tre testimonianze dell'epoca, quella di Ugo La Pietra, di Gian Emilio Simonetti e di Davide Boriani. Le parole di quest'ultimo sono di un'attualità per certi versi inquietante: "Milano contendeva a Parigi e a New York il primato nel settore delle arti visive, ma non aveva un museo di arte contemporanea. Il design italiano si affermava nel mondo, ma nella università italiana non esisteva un corso di design (…) Da tempo si chiedeva la riforma delle accademie di belle arti, rimaste ferme alla legge Gentile del 1926" [6].
NOTE:
1. cfr. Paola Nicolin, Palais de Tokyo. Sito di creazione contemporanea, Postmediabook, Milano 2006.
2. cfr. Domus 866, gennaio 2004. La copertina del primo numero diretto da Stefano Boeri è programmaticamente dedicata proprio all'occupazione della XIV Triennale di Milano.
3. Paola Nicolin, Castelli di Carte. La XIV Triennale di Milano, 1968, Quodlibet, Macerata 2011, p.23. 4. ivi, p. 27.
5. Paola Nicolin, Castelli di Carte. La XIV Triennale di Milano, 1968, Quodlibet, Macerata 2011, p.91
6. ivi, p. 256.
Anna Daneri è critico e curatore d'arte contemporanea.