Concerto con disturbo

Transart ha chiuso la XIV edizione con una performance inedita di Roman Signer: un lago, una zattera, un pianoforte e un elicottero hanno dato vita a un momento di magia.

Concerto con disturbo
La carovana del festival Transart si è conclusa quest'anno sul lago di Vernago, in Alto Adige, con il concerto del pianista Víkingur Ólafsson, impegnato nell’esecuzione di Vers La Flamme di Alexander Skrjabin su una zattera, collocata al centro del lago.

Sposando lo spirito errante e bizzarro del festival Transart, Roman Signer ha proposto la performance Concerto con disturbo, regalando al suo pubblico un momento davvero unico.

Focus della performance il centro del lago che si è “infiammato” con l’esecuzione, da parte del pianista islandese Víkingur Ólafsson, della composizione Vers la Flamme di Alexander Skrjabin. Ad accogliere il pianista però non è stato un normale palcoscenico, ma l’equilibrio fluttuante di una zattera, collocata al centro del lago. Ad entrare nel paesaggio, oltre alle note del piano, i venti alzati e il rumore delle pale di un elicottero, elementi dirompenti e inaspettati, sospesi, come in un gioco magico, nello scenario della natura altoatesina.

 

Opere di land art, interazioni tra oggetti ed elementi naturali, accese spesso da un’attitudine ironica e dissacrante, tutta racchiusa nello speciale sussulto che intercorre tra un atto e le sue (sconosciute) conseguenze. Quelle di Signer sono sculture che si completano solo quando sono in pieno movimento o si trasformano, installazioni che riescono a interagire pienamente nel contesto in cui si collocano; opere che trovano nel fattore “tempo” e “imprevisto” la loro quarta dimensione.

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