Transart

Transart ritorna con una serie di appuntamenti che portano la sperimentazione artistica negli spazi più suggestivi della tradizione alpina e del Trentino Alto Adige contemporaneo.

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Dal 10 al 27 settembre ritorna il Festival di cultura contemporanea Transart.
Come da tradizione, la rassegna attraverserà i luoghi più curiosi e spettacolari del Trentino Alto Adige: fabbriche dismesse, anfiteatri naturali, laghi e boschi incontaminati, chiese e monasteri, spazi delle città, strade si trasformeranno nelle quinte di un festival che da sempre punta a generare alchimie fra territori fisici, musica e arte contemporanea, danza, teatro, letteratura. Edizione dopo edizione il festival ha conquistato un pubblico sempre più eterogeneo, grazie al tentativo sempre nuovo, di declinare i linguaggi del contemporaneo all'interno di un paesaggio, quello alpino, spesso ancora descritto con immagini stereotipate e cristallizzate nel tempo.
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In apertura: Luca Trevisani, Glaucocamaleo. Sopra: Officine FS di Bolzano
L’apertura ufficiale del viaggio di Transart14 (10 settembre) sarà affidata a Just for Bolzano, produzione in prima mondiale del collettivo teatrale NEEDCOMPANY, fondato da Jan Lauwers, quest’anno Leone d’oro alla carriera. Se la natura tende al caos, l’arte controbilancia questa spinta entropica.  Attorno a questi concetti ruoterà lo spettacolo che sposa la cifra stilistica del suo creatore, ponendosi all’incrocio tra danza, teatro, cinema e arti visive.
Tre ninfe bionde intonano il loro dolce canto adagiate su un letto circolare, sontuosamente decorato con lenzuola di raso blu. Ripetono un unico refrain, quasi un mantra, ispirato alla poesia Song di Allen Ginsberg. È questa la scenografia concepita per Song dall’artista e performer Ragnar Kjartansson che negli spazi di Museion, il museo d’arte contemporanea di Bolzano (11 settembre) invita il pubblico ad abbandonarsi sui cuscini blu, rapiti dall’ipnotico canto delle tre sirene in una spirale visiva di 6 ore.
Negli spazi minimali dell'azienda Prima di Bolzano prende vita The Anatomy of a String Quartett (12 settembre), installazione sonora del video-artista Samson Young, che monitorerà la frequenza cardiaca e le onde cerebrali di un quartetto d’archi durante la performance musicale.
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Ragnar Kjartansson, Song, Museion

Al festival anche la prima proiezione in Italia del docu-film 20,000 Days on Earth (22 settembre), omaggio al genio di Nick Cave con una rappresentazione romanzata di 24 ore della sua vita, ispirata da un calcolo del musicista sul tempo che ha trascorso sulla Terra.

La sound-artist Simona Barbera esplora i mondi arcaici del Lago Nero a San Vigilio (20 settembre), dando vita a un tenebroso teatro acustico basato sulle trame di antiche leggende. Lo stesso giorno, negli spazi dell’azienda Selectra, il pubblico è invitato a perdersi nella poetica bellezza dei corpi, nei suoni e nelle proiezioni di Circa, opera per sette circensi dell’omonima compagnia australiana.

A Fiè allo Sciliar (26 settembre) il contrabbassista Klaus Janek creerà un ponte tra le musiche popolari altoatesine, con  il gruppo di danza popolare di Castelrotto. E composizioni ispirate al free jazz e alla musica contemporanea.

Un pianoforte collocato su una zattera al centro di un lago, esposto alla forza dirompente delle ali di un elicottero. È questa l’immagine che sigilla la chiusura del festival (27 settembre), affidata al giovane pianista Vikingúr Olafsson che regalerà al pubblico seduto ai bordi del lago di Vernago un’interpretazione inedita dell’opera Vers la Flamme di Alexander Skrjabin.

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Ragnar Kjartansson, Song, Museion

dal 10 al 27 settembre 2014
Transart
Bolzano

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