Considering the Quake

“Considering the Quake: Seismic Design on th Edge” esplora le relazioni tra forma architettonica e progettazione strutturale attraverso la lente dell’ingegneria antisismica.

Considering the Quake
La mostra “Considering the Quake: Seismic Design on the Edge” al Center for Architecture di New York intende indagare l’intersezione elegante e, spesso, sfuggente tra l’estetica della forma architettonica e la tecnicità del progetto strutturale, vista dalla prospettiva dell’ingegneria antisismica.
Le mostre d’architettura sono sovente dedicate al dettaglio estetico, con modelli e immagini illustrativi della filosofia di progetto e di una visione ampia e comprensibile del progetto, che intende promuovere l’unità e l’armonia con l’ambiente. L’ingegneria tradizionale, invece, esplora gli aspetti tecnici, con poca o nessuna interazione con i temi architettonici.
Considering the Quake
In apertura: Oma, Shenzhen Stock Exchange, Cina. Photo Guy Bertrand. Image courtesy of OMA. Sopra: Panorama di Shenzhen, Cina. Image courtesy of OMA
Con una formazione in architettura e ingegneria, i curatori Effie Bouras e Ghyslaine McClure hanno pensato alle intersezioni tra questi due campi, ai temi condivisi e a quelli in contrasto. Questa linea sottile diventa un’ossessione, a volte, ma come si esplora? E cosa scopriamo quando esponiamo questa “forma d’arte nascosta”? I curatori hanno ritenuto che una mostra potesse aiutare a trovare una risposta o, quantomeno, aprire uno spazio di discussione su questi temi. La mostra cerca di “staccare il rivestimento protettivo” di una struttura (la facciata, gli interni) e catturare il momento in cui la filosofia architettonica e la progettazione strutturale si intersecano. Questa relazione è stata esplorata attraverso l’ottica dei requisiti antisismici, che rappresentano la forma più estrema di progettazione.
Considering the quake
Studio SKLIM, Hansha Reflecting House, Giappone. Image courtesy of Studio SKLIM
Di conseguenza, la mostra sottolinea l’importanza del coinvolgimento dell’architettura nella progettazione antisismica non solamente dal punto di vista delle scelte, ad esempio, di sistemi di facciata sicuri anche sotto l’azione di carichi estremi, ma sin dai primi stadi della progettazione, con l’introduzione di ragionamenti strutturali solitamente di competenza dell’ingegneria. In molti casi (sicuramente nel caso dei progetti in mostra) le esigenze architettoniche sottolineano e spingono la progettazione strutturale verso la messa a punto di nuovi sistemi e prodotti, a volte di nuovi modi di pensare la costruzione.
Considering the Quake
Daniel Libeskind, Contemporary Jewish Museum, San Francisco. Photo Bitter Bredt
Di respiro internazionale, la mostra espone progetti di OMA (Taipei Performing Arts Center, CCTV e Shenzhen Stock Exchange); una casa ricostruita sul sito di un terremoto dagli architetti cileni Pezo von Ellrichshausen; la Struttura per la Gestione dell’Emergenza in Italia; il Contemporary Jewish Museum a San Francisco di Daniel Libeskind con OLMM Consulting Engineers; la casa antisismica Hansha Reflection dello studio giapponese Studio SKLIM; opere degli studi californiani Tipping Mar Engineers e Degenkolb Engineering (il primo studio di ingegneria antisismica nato negli USA); l’innovativa tecnologia antisismica di Star Seismic, società con sede nello Utah che ha aperto la strada alla progettazione BRBs (buckling restrained braces).

Dal 13 febbraio al 26 maggio 2014
Considering the Quake: Seismic Design on the Edge
a cura di Effie Bouras e Ghyslaine McClure, McGill University
allestimento di SOFTlab in collaborazione con ARUP
Center for Architecture
536 LaGuardia Place
New York

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