Museo a Gran Canaria

Linazasoro & Sánchez ha vinto il concorso per la riqualificazione del Museo De Bellas Artes De Gran Canaria con una proposta che ne conserva il valore architettonico e culturale e risolve i problemi che impediscono di avere un corretto rapporto con il resto della città.

Linazasoro&Sánchez Arquitectura, Gran Canaria Museum Of Fine Arts, Spain
L’edificio è una costruzione neoclassica di grande valore storico e urbano, ed è interamente destinato a Museo di Belle Arti. Al suo interno si aprono spazi di grande interesse che necessitavano di un intervento di ristrutturazione.
Il progetto di Linazasoro & Sánchez tenterà di recuperare tutti gli spazi di valore architettonico storico all’interno dell’edificio, e di risolvere i problemi che impediscono di avere un corretto rapporto con il resto del quartiere Barrio de Vegueta e con la città stessa.
Linazasoro&Sánchez Arquitectura, Gran Canaria Museum Of Fine Arts, Spain
Linazasoro&Sánchez Arquitectura, rendering del Museo De Bellas Artes De Gran Canaria, Spagna

Un museo come questo, che ospita importanti opere di arte moderna, deve disporre di ampi spazi espositivi. Alcuni degli spazi interni sono strutturalmente caotici in termini di forma e costruzione, risultato di lavori svolti senza una pianificazione adeguata. A differenza dell’edificio originale, queste parti – realizzate soprattutto nei primi decenni del XX secolo – non hanno alcun valore architettonico o storico.

L’intervento intende preservare e recuperare questo ordine perduto. È per questo che José Ignacio Linazasoro e Ricardo Sánchez suggeriscono di sostituire queste costruzioni più recenti con nuove strutture, ripristinando l’ordine interno del palazzo e adattarlo alla nuova funzione di museo di arte moderna.

La proposta vuole anche attivare un rapporto tra l’edificio e la città attraverso la progettazione di nuovi spazi urbani che si riferiscono a quelli già esistenti – come ad esempio la Plaza de la Catedral e Plaza del Espíritu Santo – e generare nuovi rapporti tra l’interno e i dintorni urbani, senza alterare in alcun modo gli elementi che compongono il carattere dell’architettura, come la forma complessiva e le dimensioni, gli spazi interni di qualità e le facciate.

Linazasoro&Sánchez Arquitectura, Gran Canaria Museum Of Fine Arts, Spain
Linazasoro&Sánchez Arquitectura, rendering del Museo De Bellas Artes De Gran Canaria, Spagna

Al fine di migliorare la sua relazione fisica e visiva con il Barrio de Vegueta e con la città nel suo insieme, il progetto crea un nuovo spazio all’esterno del museo. Ciò comporta la progettazione di una piazza di fronte all’ingresso principale, che fronteggia anche il quartiere di Los Riscos, in omaggio al pittore Jorge Oramas, che ha passato i suoi ultimi giorni nell’edificio, un tempo usato come ospedale psichiatrico.

Per evitare la parte posteriore congestionata dell’edificio, che è immerso nel tessuto compatto della città ma separato dalla parte principale della piazza, gli architetti prevedono che questo spazio sia utilizzato come parcheggio per i bus turistici, nonché come punto di accesso per il carico e lo scarico delle opere del museo, legato a un padiglione lungo il lato della piazza e ai piani del deposito sotterraneo. La piazza è inoltre collegata, sia da scale convenzionali che da scale mobili, a calle Verdi e all’ex Barranco de Guiniguada (oggi Calle Juan de Quesada), sotto la quale sarà costruita una grande area di parcheggio sia per i dipendenti pubblici che per il personale del museo.

Questo aiuterà anche a migliorare i collegamenti con la parte nord-orientale della città e l’università. Il nuovo spazio è collegato al tessuto urbano del quartiere attraverso una successione di piazze, come la Plaza de Santa Ana e Plaza del Espíritu Santo, che stabilisce un nuovo itinerario sequenziale tra il museo e la cattedrale.

Linazasoro&Sánchez Arquitectura, Gran Canaria Museum Of Fine Arts, Spain
Linazasoro&Sánchez Arquitectura, Museo De Bellas Artes De Gran Canaria, Spagna. Vista assonometrica

È impossibile adeguare l’edificio mantenendolo nella sua interezza, perché un museo con queste caratteristiche richiede grande chiarezza e flessibilità funzionale, sia in termini di usi che di percorsi. Per questo motivo sono stati mantenuti solo gli spazi che mertiavano di essere preservati per il loro valore architettonico, creando nuove costruzioni più adatte ai nuovi usi.

Linazasoro&Sánchez propongono di sostituire le costruzioni attuali ad ovest dell’edificio con un nuovo volume a forma romboidale, costituito da un piano seminterrato per il deposito di opere d’arte, un piano terra con sale per esposizioni temporanee e una sala per conferenze e due piani di sale espositive permanenti, nonché una terrazza con un piccolo anfiteatro con vista sul mare e sulla cattedrale. I nuovi ambienti (tra gli 11,5 e i 21 m di larghezza e lunghi 45 metri, abbastanza alti per esporre opere di varie dimensioni) forniranno una grande flessibilità in termini di possibili itinerari intorno al museo e di modi in cui le opere potranno essere disposte.

Dopo i lavori nello spazio centrale, sono previsti altri interventi intorno ai due cortili che ospitano una biblioteca a due piani che affaccia su entrambi i cortili. Gli architetti ritengono che una biblioteca ampia e ben illuminata sia assolutamente essenziale in un museo di questo tipo. Nel frattempo, le nuove unità di servizio e un laboratorio di restauro, così come un piano superiore per le residenze d’artista, affacciano sul secondo cortile. Tutti questi nuovi spazi sono ben collegati tra loro e con gli spazi oggetto della prima fase dell’intervento tramite percorsi pubblici e di servizio.

Linazasoro&Sánchez Arquitectura, rendering del Museo De Bellas Artes De Gran Canaria, Spagna.

L’asse del vecchio edificio, di fronte a calle Ramón y Cajal, sarà rinnovato, con il piano terra trasformato in caffetteria e ristorante, mentre il piano superiore sarà convertito in gallerie espositive di opere provenienti da collezioni d’arte antica. Il soffitto di questi ambienti sarà rimosso, raddoppiandone l’altezza. Al fine di rendere gli spazi adatti a fini espositivi saranno rimossi eventuali elementi architettonici o tecnici che impediscono di visualizzare le opere in un modo sereno e tranquillo, bloccando le finestre, rivestendo la parte inferiore con pannelli e creando un lucernario simile a quelli delle nuove gallerie, con gli impianti perimetrali. In questo modo il progetto creerà una alternativa in grado di migliorare le condizioni attuali delle sale espositive.

Tra questo asse restaurato e il volume romboidale che ospiterà le nuove sale espositive ci sarà un grande foyer a tripla altezza, consentendo un dialogo tra le parti nuove e preesistenti. Questo manterrà l’asse principale di fronte a calle Sor Jesús, che verrà pulita e avrà nuovi elementi di collegamento con le altre aree. Questi spazi saranno utilizzati per scopi amministrativi e come biblioteca.

Ciò che propongono gli architetti è un edificio che sarà più aerato rispetto a quello esistente, grazie ai nuovi cortili e al foyer a tripla altezza. Hanno in programma anche un giardino di sculture sul retro di questo spazio, che sarà accessibile dal primo piano dello spazio esposotivo. Altre sculture popoleranno la piazza, il nuovo cortile e la terrazza-anfiteatro panoramica.

L’ultimo punto di enfasi è questa terrazza che, con la sua vista sul mare e la cattedrale, crea un nuovo spazio pubblico nel cuore dell’edificio, da cui si apre ai suoi dintorni. Rispetto all’attuale volume chiuso in se stesso e privo di qualsiasi rapporto con il mondo esterno, questo sarà un nuovo tipo di museo, aperto e panoramico.


Museo De Bellas Artes De Gran Canaria, Spagna
Tipologia: museo
Architetti: Linazasoro&Sánchez Arquitectura
Museologia: Christian Jacques Perazzone
Collaboratori: Felipe Gago Doreste, Hugo Sebastián De Erice, Sergi Artola Dols
Committente: Centro Atlántico de Arte Moderno / Cabildo de Gran Canaria
Area: 12.535 mq

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