Se c’è un tratto forte che connota da oltre vent’anni il lavoro del trio Atelier Oï — nato a LA Neuveville, in Svizzera, nel 1991 dall’unione delle forze di Aurel Aebi, Armand Louis e Patrick Reymond—è sicuramente la ricerca di modi poco convenzionali per trattare e trasformare i materiali. Ancora prima di pensare a creare un nuovo oggetto, sperimentano per far oltrepassare ai materiali più disparati quelli che sono i vincoli che li connotano comunemente, fisici ma anche concettuali, arrivando a creare un archivio di materiali pronti da usare alla prima occasione.
Sono arrivati così a utilizzare becchime compresso come materiale da costruzione per voliere commestibili, lampade fatte di fogli di carta impilati e sagomati o installazioni con tessuti mantenuti in costante oscillazione, tavolini con piani in corda (il modello Reel creato nel 2008 proprio per B&B) e oggetti in gelatina. Senza arrivare a questi estremi, anche il pouff Hive disegnato per B&B è frutto di una sperimentazione sul materiale o, meglio, dalla volontà di modificare il processo di produzione di una seduta in pelle, assecondando una vocazione all’utilizzo intelligente delle risorse a disposizione.
I ritagli della lavorazione della pelle, che altrimenti rimarrebbero inutilizzati, vengono rimessi nel ciclo produttivo sotto forma di piccoli petali, assemblati secondo uno schema ben preciso per costituire la seduta del pouff, di forma esagonale. La nuova texture è semplice e ripetitiva, ma estremamente suggestiva. Le sue trame sono ben visibili nel tessuto che in showroom fa da quinta ai pouff, proposto in versione lucida e non.