Sweet & Salt

Il volume di Tracy Metz e Maartje van den Heuvel si concentra sull'evoluzione del rapporto degli olandesi con l'acqua. È Un libro ottimista, istruttivo e ben costruito che, nella nostra epoca di cambiamenti climatici, andrebbe letto da urbanisti, architetti, amministratori locali e ingegneri civili di ogni parte del mondo.

Tracy Metz, Maartje van den Heuvel, Sweet & Salt: Water and the Dutch, nai010, Rotterdam 2012, (pp. 296; € 35,00)

Sweet and Salt è un libro sull'evoluzione del rapporto degli olandesi con l'acqua, l'elemento onnipresente che determina il paesaggio d'Olanda, costituendo una minaccia e una risorsa vitale per l'industria, per la sopravvivenza quotidiana e per l'ispirazione estetica. Il volume è suddiviso in capitoli dedicati alternativamente all'idraulica, di Tracy Metz, e alla storia dell'arte, di Maartje van den Heuvel: una coppia che funziona bene e mette in rilievo la natura polivalente dell'acqua nella società olandese.

"Dio ha creato la Terra, ma gli olandesi hanno creato l'Olanda", recita un proverbio che sintetizza la storia olandese sotto il segno del destino geografico: più di metà del Paese si trova sotto i livello del mare e vaste porzioni del suo territorio abitato o coltivato sono state tratte o sottratte dall'acqua nel corso di parecchi secoli. Dei 41.500 chilometri quadrati che costituiscono l'Olanda (meno del doppio della Campania) quasi il 20 per cento è acqua e le inondazioni sono una minaccia continua a causa delle tempeste del Mare del Nord e delle piene dei grandi fiumi europei che sfociano sulla costa olandese. Di conseguenza la competenza e l'innovazione olandesi in campo idraulico si sono saldamente sviluppate nel tempo e si concretizzano oggi in vasti e raffinati sistemi di gestione delle acque e di protezione che vanno dalle dighe ai canali scolmatori, alle chiuse, a barriere idrauliche di proporzioni titaniche.

Questa sudata competenza nel progettare e costruire barriere come priorità nazionale, soprattutto dopo Watersnoodramp, la tragica alluvione del Mare del Nord del 1953 che causò oltre 2.500 morti e impose una serie di grandiosi progetti a livello nazionale destinati a erigere difese idrauliche, il cui culmine sono le "opere del delta". Questo sistema di difesa è progettato per proteggere gli estuari del Reno, della Mosa e della Schelda, e viene considerato dall'American Society of Civil Engineers una delle sette meraviglie del mondo moderno.
Tracy Metz, Maartje van den Heuvel, <em>Sweet & Salt: Water and the Dutch</em>, nai010, Rotterdam 2012. Copertina
Tracy Metz, Maartje van den Heuvel, Sweet & Salt: Water and the Dutch, nai010, Rotterdam 2012. Copertina
Oggi l'Olanda non ha rivali nell'intelligenza idraulica. In effetti l'esperienza olandese nella difesa contro le alluvioni e nella conoscenza dell'ingegneria civile è diventata celebre come uno dei più preziosi prodotti d'esportazione del paese. L'accurata progettazione di una diga forse supera il tulipano: Sweet & Salt riferisce nei particolari come queste competenze stiano trovando clienti all'estero, dalla Cina al Vietnam, agli Stati Uniti, all'India. Praticamente qualunque amministrazione locale si trovi sulle rive del mare o di un fiume sta riprendendo in considerazione la minaccia dell'acqua con maggiore serietà, a mano a mano che la nuova realtà del cambiamento climatico viene accettata e si moltiplica il numero delle tragedie dovute a cataclismi atmosferici.
Tracy Metz, Maartje van den Heuvel, <em>Sweet & Salt: Water and the Dutch</em>, nai010, Rotterdam 2012. Vista pagine interne
Tracy Metz, Maartje van den Heuvel, Sweet & Salt: Water and the Dutch, nai010, Rotterdam 2012. Vista pagine interne
Una questione più vasta di cui i tecnici olandesi si occupano e si preoccupano è condivisa da centinaia di milioni di persone in tutto il mondo: la salinizzazione dell'acqua ovvero la conversione di sempre maggiori quantità d'acqua da dolce (sweet) a salata (salt). Il saggio più interessante di Sweet & Salt spiega come il cambiamento del clima stia causando un forte aumento della quantità d'acqua salata che si insinua tra le dune e nel letto dei canali fluviali olandesi, minacciando l'agricoltura oltre che le riserve d'acqua potabile. Al momento gli olandesi stanno usando la maggior parte delle loro riserve d'acqua dolce per sbarrare la strada all'acqua di mare salata e ripulire i canali scolmatori. E poi, collegata a questa, c'è un'altra minaccia ad accrescere il potenziale danno: poiché il riscaldamento del clima prosciuga le riserve d'acqua dolce di fiumi come il Reno, l'acqua dolce per contrastare l'innalzamento del livello del mare scarseggia. Le dimensioni di questo problema mondiale sono terribili e l'infiltrazione dell'acqua salata minaccia le condizioni di vita di milioni di persone che abitano le terre basse o i delta di paesi come il Vietnam, l'Indonesia, la Cina e l'India.

Sweet & Salt inoltre dimostra come cambia il rapporto degli olandesi con l'acqua, come stiano iniziando a riflettere sulla domanda "Come si può lavorare in sinergia con l'acqua invece che contro di essa?". Ne è esempio significativo lo zandmotor (il "motore a sabbia"), strategia che consiste nell'accumulare una grande massa di sabbia in una posizione tale che il flusso dell'acqua la depositi naturalmente lungo la costa. Questa impostazione è notevolmente più rapida e meno costosa dei convenzionali lavori per creare depositi di sabbia lungo la costa. Nel quadro di quello che potrebbe essere il segnale di un nuovo interesse nel collaborare con i sistemi naturali invece che nel controllarli si colloca anche l'uso degli alberi per rafforzare la protezione dalle acque: su una nuova diga, all'estremità settentrionale del Noordwaard, è stata piantata una fascia di salici larga 80 metri per smorzare la forza delle onde quando il livello dell'acqua cresce. Secondo Ralph Gaastra, dirigente locale della protezione dell'ambiente citato nel libro, "mai prima d'ora il salice era stato riconosciuto come elemento di un dispositivo fondamentale di protezione dalle acque. Per l'Olanda è una prima mondiale!".
Oggi l'Olanda non ha rivali nell'intelligenza idraulica. In effetti l'esperienza olandese nella difesa contro le alluvioni e nella conoscenza dell'ingegneria civile è diventata celebre come uno dei più preziosi prodotti d'esportazione del paese
Tracy Metz, Maartje van den Heuvel, <em>Sweet & Salt: Water and the Dutch</em>, nai010, Rotterdam 2012. Vista pagine interne
Tracy Metz, Maartje van den Heuvel, Sweet & Salt: Water and the Dutch, nai010, Rotterdam 2012. Vista pagine interne
Il testo di Tracy Metz e Maartje van den Heuvel mette in luce il lavoro di pionieri del progetto e dell'architettura tra cui Koen Olthuis, che si distingue per la creatività nella costruzione sull'acqua di strutture adattabili, alcune delle quali sono concepite per salire e scendere con il livello delle acque. Questi progetti inventivi sono uno dei punti di forza del libro e dovrebbero spingere i costruttori ad adottare strategie più adattabili, plurifunzionali e integrate con la natura. Sweet & Salt tratta anche brevemente la dimensione economica e politica della gestione delle acque, con i relativi conflitti e dissidi insiti nello sforzo di costruire, mantenere efficienti e finanziare le difese idrauliche e di realizzare un programma strategico nazionale.
Tracy Metz, Maartje van den Heuvel, <em>Sweet & Salt: Water and the Dutch</em>, nai010, Rotterdam 2012. Vista pagine interne
Tracy Metz, Maartje van den Heuvel, Sweet & Salt: Water and the Dutch, nai010, Rotterdam 2012. Vista pagine interne
Pur dando spazio e attenzione specifica a questi esempi il libro avrebbe tratto maggior forza da qualche analisi sulla distribuzione della vulnerabilità alle inondazioni nei vari settori della società. Un punto di vista particolarmente significativo oggi che occorre prendere decisioni difficili su come allocare le limitate risorse finanziarie per le infrastrutture. Certamente è una situazione che crea tensioni in Olanda, dove dopo 26 anni di crescita economica ininterrotta l'economia nazionale ha subito una contrazione del 3 per cento nel 2008 e da allora arranca con una crescita inferiore al 2 per cento.
Tracy Metz, Maartje van den Heuvel, Sweet & Salt: Water and the Dutch, nai010, Rotterdam 2012. Vista pagine interne
Tracy Metz, Maartje van den Heuvel, Sweet & Salt: Water and the Dutch, nai010, Rotterdam 2012. Vista pagine interne
Nel libro ci sono dati sul disastro dell'uragano Katrina a New Orleans e sulla sproporzione dei danni inflitti dalla catastrofe alle minoranze economicamente svantaggiate, ma poco di tutto ciò viene riportato all'esperienza olandese. In un recente intervento della serie TED, in cui parla della sua strategia delle costruzioni sull'acqua o vicine a essa, Olthuis racconta che dieci anni fa pensavano che fosse pazzo, che "vivere sull'acqua fosse una cosa da povera gente".
Tracy Metz, Maartje van den Heuvel, Sweet & Salt: Water and the Dutch, nai010, Rotterdam 2012. Vista pagine interne
Tracy Metz, Maartje van den Heuvel, Sweet & Salt: Water and the Dutch, nai010, Rotterdam 2012. Vista pagine interne
Se e come quest'opinione sia cambiata in Olanda, e in che rapporto ciò sia con la vulnerabilità alle catastrofi, è una domanda importante che viene lasciata a un altro libro. Ciò nonostante Sweet & Salt è ricco di informazioni e di acute osservazioni su una questione di importanza planetaria. Un libro ottimista, istruttivo e ben costruito che, nella nostra epoca di cambiamenti climatici, andrebbe letto da urbanisti, architetti, amministratori locali e ingegneri civili di ogni parte del mondo.
Tracy Metz, Maartje van den Heuvel, Sweet & Salt: Water and the Dutch, nai010, Rotterdam 2012. Vista pagine interne
Tracy Metz, Maartje van den Heuvel, Sweet & Salt: Water and the Dutch, nai010, Rotterdam 2012. Vista pagine interne

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