MVRDV, The Why Factory, The Vertical Village, NAi Publishers, Amsterdam 2012 (pp. 528; € 35,00)
Nella Torre David, il celebre grattacielo non finito di Caracas, le famiglie vanno dal dentista, fanno il bucato e la spesa, vanno perfino dal parrucchiere e usano energia elettrica e forniture d'acqua semilegali. Per fare tutto ciò, non hanno bisogno di uscire dall'edificio: queste attività si svolgono sulle vuote superfici di cemento di questa speculazione immobiliare. C'è un universo di normalità diffusa, un senso di vita comunitaria nella densità umana al centro dell'analisi antropologica e sociologica della Torre David elaborata dai venezuelani Urban-Think Tank.
Pur avendo vinto il Leone d'Oro alla Biennale di Architettura di Venezia (con il fotografo Iwan Baan e il critico Justin McGuirk), la loro trasposizione del ristorante della Torre David all'Arsenale ha suscitato—insieme con gli apprezzamenti—anche qualche perplessità. C'è chi ha accusato il gruppo di praticare una specie di turismo della miseria, mettendo in mostra un angolo di vivace attrattiva nella più disperata delle situazioni. Mentre alcuni sono rimasti increduli sulla possibilità stessa di esistenza dell'edificio e della sua comunità informale, in Venezuela il lavoro ha scatenato un'ondata d'imbarazzo e indignazione politica.
Rinunciando alla distruzione metodica del denso e informe tessuto storico di Pechino, Shanghai e Seul in favore di grattacieli meno efficienti e presumibilmente meno umani, gli architetti propongono Vertical Village ("il villaggio verticale"). La loro soluzione è ancora un grattacielo, ma nel quale la comunità prosperi: l'idea è recuperare "autonomia, diversità, adattabilità della persona e vita di quartiere nelle città asiatiche".
Da un lato c'è una torre che—attraverso l'economia, la miseria e le circostanze—ha prodotto una comunità informale; dall'altro, degli architetti propongono un villaggio verticale accuratamente studiato come soluzione fondamentale per la città del futuro.
Da un lato c'è una torre che ha prodotto una comunità informale; dall'altro un villaggio verticale accuratamente studiato come soluzione fondamentale per la città del futuro
Beatrice Galilee (@_Beatrice