Ritratto di Sacripanti

Negli ultimi cinque anni Allegra Martin ha approfondito la sua piccola “ossessione” per i lavori dell’architetto romano Maurizio Sacripanti, con un lavoro fotografico definito da luce e materia.

Allegra Martin, Sacripanti, ponte-museo di Maccagno

Allegra Martin ha iniziato a fotografare le architetture di Maurizio Sacripanti nel 2012, una sua piccola “ossessione” fin dagli studi alla facoltà di Architettura, con l’intenzione di realizzare un progetto fotografico sulle opere da lui realizzate. La serie si compone delle fotografie della scuola di Santarcangelo in Romagna e il Museo-Ponte di Maccagno, in cui lo spazio viene definito dal rapporto tra la materia e la luce che la attraversa.

**In apertura:** Allegra Martin, Sacripanti, ponte-museo di Maccagno. **Sopra:** Allegra Martin, Sacripanti, scuola di Santarcangelo in Romagna

Architetto instancabile, visionario, ironico, convinto sostenitore della complementarietà tra discipline artistiche, Sacripanti può essere considerato un progettista d’avanguardia e un teorico della disciplina. Oltre che alcuni elementi strutturali e costruttivi, le sue opere hanno in comune il tema progettuale del ponte. Quest’ultimo costituisce un riferimento continuo per l’idea di architettura del progettista romano: in primo luogo per la componente strutturale e in secondo luogo per la valenza simbolico-formale.

Allegra Martin, Sacripanti, scuola di Santarcangelo in Romagna. Courtesy Viasaterna — Allegra Martin, Sacripanti, scuola di Santarcangelo in Romagna

“Lo spazio in architettura è la rappresentazione del declinarsi di un rapporto: fisicamente, tra la dimensione verticale e quella orizzontale, le dimensioni dell’esistenza umana” (Maurizio Sacripanti).