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Where we are: 1900–1960
In un momento in cui è aperto il dibattito su cosa significhi essere americani, il Whitney Museum propone alcune opere dalla collezione permanente per riflettere sul senso del sé.
In un periodo storico in cui è aperto il dibattito su cosa significhi essere americani, la mostra “Where We Are” al Whitney Museum propone uno spaccato di relazioni, istituzioni e attività quotidiane che formano il senso del sé di un individuo.
La mostra si concentra sulle opere della collezione Whitney realizzate tra il 1900 e il 1960, un periodo tumultuoso nella storia degli Stati Uniti, quando la vita nel paese cambiò drasticamente a causa della guerra, del crollo economico e dell’esigenza dei diritti civili. Gli artisti hanno risposto in modi complessi e diversi, e la mostra vuole onorare il loro tentativo di rappresentare il sé e la vita americana.
Attingendo interamente alla collezione permanente del Whitney, la mostra si articola su cinque tematiche: famiglia e comunità, lavoro, casa, vita spirituale e nazione. “Where We Are”, così come ciascuna delle sue sezioni, è intitolata a partire da una frase della poesia September 1, 1939 di W. H. Auden. Quest’ultimo, cresciuto in Inghilterra, ha scritto la poesia a New York poco dopo esservi arrivato da immigrato, e all’inizio della Seconda guerra mondiale. Il titolo della poesia segna la data in cui la Germania ha invaso la Polonia.
Primavera 2017 Where we are: 1900–1960
a cura di David Breslin con Jennie Goldstein, assistente al curatore, and Margaret Kross, assistente curatoriale Whitney Museum of American Art
99 Gansevoort Street, New York