La parola e il segno entrano nei differenti layout (grafici, fotografici, filmici, performativi) di Luca Maria Patella, proliferando e disseminandosi all’interno e all’esterno dei formati. I codici di lettura e i modelli di comunicazione abituali risultano inadeguati e compromessi, così come vengono messe in discussione le posizioni del percepire e dell’agire del soggetto. Attraverso il ricorso alla psicanalisi (da Jung a Lacan) e all’infrasottile di Duchamp, quello che Patella intende minare sono le strutture di individuazione e di identificazione con cui noi catturiamo il mondo, le cose e noi stessi. Lo smontaggio di queste strutture intende aprire al possibile, in favore di una materia sempre mobile, di un flusso che non si fissa mai in stereotipi o convenzioni ma è sempre in atto, in divenire.
fino al 23 giugno 2017
autoEncyclopédie: la Scrittura
a cura di Marco Scotini
Laura Bulian Gallery
via G.B. Piranesi 10, Milano