Metamorfosi

La mostra al Museo d’arte di Mendrisio propone un percorso nella scultura contemporanea, e ne recupera la complessa struttura organica e di origine naturale.

Penelope Margaret Hackworth-Praed, Pleyadi. The other side of the sky, 2017, installazione. Courtesy Penelope Margaret Mackworth-Praed
Il Museo d’arte di Mendrisio ha presentato una esposizione collettiva con sculture e installazioni dal titolo “Metamorfosi”. La mostra propone un percorso nella scultura contemporanea, creata nel segno di una forma complessa, che recupera la struttura organica e di origine naturale, sia attraverso materiali tradizionali (come il legno, il ferro, il gesso, la ceramica), sia tramite composti caratteristici della produzione contemporanea: dal bronzo al marmo, dalla plastica all’alluminio.

 

Opere accomunate da forme che attraggono la curiosità dell’osservatore per la loro complessità, eccentricità e artificialità, in maniera non dissimile da ciò che suscitavano già a partire dalla fine del Sedicesimo secolo i celeberrimi Wunderkammer, i piccoli gabinetti delle meraviglie di principi e reali in cui venivano conservati, raccolti ed esibiti oggetti bizzarri e originali in grado di generare sorpresa e stupore nel visitatore.

Matteo Emery, Borborigmi, 2017, camere dʼaria e ferro – installazione. Courtesy Matteo Emer
Matteo Emery, Borborigmi, 2017, camere dʼaria e ferro – installazione. Courtesy Matteo Emer
È un viaggio nella forma labirintica, molecolare, indefinibile, riflesso sì del mondo organico, ma soprattutto manipolata e ingigantita da una dimensione interiorizzata, psichica e onirica. La mostra allestita negli spazi dell’ex Convento dei Serviti è un itinerario fra naturalia e artificialia contemporanee, attraverso le opere di una ventina di artisti ticinesi, svizzeri e provenienti da vari paesi del mondo, noti e meno noti, appartenenti alle più svariate generazioni, messi in dialogo l’uno con l’altro in modo da dar vita, ciascuno nella sua singolarità, a un insieme unitario in grado di restituire uno spaccato degli orientamenti della scena artistica attuale.
Benedetta Mori Ubaldini, Landscape #1, 2017, rete metallica verniciata – installazione. Courtesy Benedetta Mori Ubaldini
Benedetta Mori Ubaldini, Landscape #1, 2017, rete metallica verniciata – installazione. Courtesy Benedetta Mori Ubaldini

fino al 25 giugno 2017
Metamorfosi
a cura di Museo d’arte Mendrisio con Daniele Agostini
Museo d’arte Mendrisio
Piazzetta dei Serviti 1, Mendrisio

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