5VIE art+design

Nuovo headquarter in piazza Gorani e tante collettive nei più segreti palazzi nobiliari milanesi, Federica Sala riassume le novità del distretto delle 5VIE. #MDW2017

5VIE art+design
Un nuovo polo, nella neo ristrutturata piazza Gorani, con quattro designer vicini per ricerca sulla materia: Matteo Cibic, Sigve Knutson, Sabine Marcelis e Philipp Weber.
Una location inedita, ex sede di un laboratorio orafo ‘nascosta’ nel secondo cortile di via Cesare Correnti con le novità Diesel Living in un ambiente da sogno americano, a cavallo tra Arizona e California. E “Petrified Carpets” di Studio Ossidiana, nell’affascinante sede della SIAM Society, di via Santa Marta. Continua da parte dei curatori del distretto 5VIE la produzione culturale di qualità e la riscoperta di angoli dimenticati di città. Federica Sala, fondatrice dell’agenzia PS che dal primo anno ne segue immagine, comunicazione e palinsesto ci racconta le novità da non perdere.

Domusweb: Per cominciare un po’ di cifre: quanti espositori (designer, marchi, aziende) ci saranno quest’anno? Quanti in più (o in meno) rispetto allo scorso anno? Quante location?

Federica Sala: Quest’anno ci sono circa 120 espositori per circa 90 location , in leggero aumento rispetto agli anni precedenti. Penso che il dato più interessante sia il fatto che il progetto si allarghi e sposti l’attenzione su diverse aree/poli nell’ottica della promozione del territorio attraverso il suo lavoro di continua ricerca e promozione sui designer. Penso che il dato più interessante sia il graduale aumento da una parte sia delle grandi mostre collettive del distretto (Palazzo Litta, Masterly, Venice Design Week, VIA, tra le altre), ma soprattutto delle grandi aziende quali Seletti, Cartier, Diesel Living e Masiero. Emerge la volontà di chi cerca di avvicinarsi a una realtà di ricerca e progetto.

 

Domusweb: Circoscriviamo la zona: quali sono i ‘confini’ del distretto?

Federica Sala: Lo spicchio di centro storico compreso tra via Torino/Cesare Correnti da un lato, e via Meravigli/corso Magenta dall’altro, il vecchio sestiere insomma che, dal Cordusio, arriva fino ai bastioni.

Domusweb: Quando è nata l’idea di 5VIE Design District? Chi sono i curatori? Quali erano l’idea e l’obiettivo iniziali?

Federica Sala: L’idea è nata nel 2013, per debuttare al Salone del 2014, su iniziativa di Alessia del Corona Borgia, Emanuele Tessarolo, Ernesta del Cogliano e Aline Calvi Parisetti Radice Fossati. L’obbiettivo del team di 5VIE, e la base del progetto, è fare leva sulle eccellenze del territorio proiettandole in una vitale dimensione contemporanea. Si tratti di edifici storici dimenticati, chiostri antichi o laboratori artigiani, in questi quattro anni, 5VIE ha rivalutato commercialmente alcune strade e portato al centro dell’attenzione aree cittadine che, seppur centralissime, erano sconosciute ai più. Il tutto grazie al valore aggiunto del contenuto progettuale. Come PS abbiamo avuto modo di collaborare con 5VIE fin dalla prima edizione sulla comunicazione e, dalla seconda, anche sulla parte contenutistica di alcuni progetti selezionati insieme, supportandoli come design advisor, come per esempio la mostra “Foyer Gorani” che sarà l’evento principale di 5VIE per questa edizione.

 

Domusweb: Chi sono i curatori dell’edizione di quest’anno? C’è un filo conduttore, un tema, un’iniziativa culturale trasversale?

Federica Sala: Fin dal primo anno, la linea editoriale è una lettura capace di guardare al passato per progettare un futuro che abbia radici e grandi visioni. Spesso, il dialogo con il passato è stato determinato dai luoghi, a forte connotazione storica del distretto o dalle numerose botteghe ancora attive. Quest’anno, tornerà la seconda edizione della mostra collettiva “Ladies&Gentlemen” che curiamo insieme a Claudia Pignatale di Secondome e che avrà luogo nella bellissima casa di Cesare Correnti aperta in anteprima lo scorso Salone e oggi headquarter di 5VIE. Nello stesso stabile, quest’anno ci sarà anche un’altra mostra prodotta dal distretto ovvero il progetto “The Classroom”, diretto e curato da Paola Nicolin, in cui gli artisti Diego Perrone e Piero Golia porteranno la propria riflessione sul lavoro dell’artista americano Chris Burden.

Domusweb: Quali sono i punti di forza di quest’anno: gli eventi da non perdere e le location inedite?

Federica Sala: Sicuramente da non perdere sarà il nuovo polo della produzione culturale di 5VIE che dopo tre edizioni al Garage Sanremo, si sposta quest’ anno nella neo ristrutturata piazza Gorani, crocevia e sosta al contempo grazie al suo duplice aspetto di piazza pedonale e di apertura verso le vie retrostanti. Qui nasce il progetto “Foyer Gorani”, prodotto da 5VIE e da me curato, in cui sono stati invitati quattro designer, diversi per nazionalità e stile ma vicini per ricerca sulla materia, ad esporre le loro più recenti o inedite creazioni: Matteo Cibic, Sigve Knutson, Sabine Marcelis e Philipp Weber. L’altra bellissima location inedita sarà aperta questo salone nel secondo cortile di via Cesare Correnti da Diesel Living che presso i “lucernari”, ex sede di un laboratorio orafo presenterà per la prima volta tutte le collezioni in un ambiente da sogno americano, a cavallo tra Arizona e California. Tra le cose da non perdere anche “Petrified Carpets” di Studio Ossidiana, un’altra coproduzione di 5VIE presso il SIAM, dove l’anno scorso lo Shit Museum, precedente coproduzione del distretto, aveva vinto il Milano Design Award.

Domusweb: Qual è l’identikit del pubblico ‘saloniero’ che non manca mai in questa zona?

Federica Sala: Diciamo che mentre nella prima edizione c’era un pubblico di quartiere e milanese di solito poco presente al Fuorisalone che girava divertito per le vie del distretto, la grande proposta culturale e progettuale di 5VIE ha anno dopo anno portato anche tutto il pubblico degli addetti ai lavori, influencer, stampa con forti picchi internazionali e grandi numeri nelle grandi mostre collettive.

Domusweb: C’è un progetto di campagna di comunicazione? Chi l’ha firmato?

Federica Sala: Quest’anno il progetto di comunicazione visual è stato affidato allo studio Hangar Design, con il compito di raccontare graficamente un distretto e le sue sotto aree.

Domusweb: Qualche suggerimento per i nostri lettori sopravvivere al Fuorisalone, affrontandolo al meglio?

Federica Sala: Se Pennac insegnava ai suoi alunni che si può non finire di leggere un libro che non ci piace, così potrei dire che non si è obbligati a vedere tutto, si può scegliere dove fermarsi e dove saltare e magari anche dove tornare. Ovviamente questo è un consiglio valido per i “turisti” del salone, gli addetti ai lavori sono obbligati ad un tour de force 24/9 invece che 7 dato che sempre più sono le preview del sabato e della domenica, anche in virtù della sempre più forte presenza di miart in città. Personalmente penso che il Salone sia come la vigilia per Babbo Natale.

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