Paris Haussmann

Curata da Umberto Napolitano, Benoît Jallon e Franck Boutté, “Paris Haussmann” svela l’attuale potenziale del modello urbano di Parigi in relazione alle città di domani.

Paris Haussmann
Haussmann, prefetto del dipartimento della Senna dal 1853 fino al 1870, ha ampiamente trasformato Parigi, sopra e sottoterra, dal centro alla periferia. Per estensione, il suo nome impersonifica un secolo di opere pubbliche che definisce ancora oggi l’organizzazione urbana della città e l’identità della capitale francese.
Ma chi potrebbe pensare della mappatura Secondo Impero come una rete esemplare per la mobilità odierna? O all’isolato urbano del XIX secolo come uno strumento al servizio di una città sostenibile? O, ancora, all’edificio in stile Haussmann come archetipo di flessibilità? La mostra “Paris Haussmann” analizza e svela le potenzialità del modello urbano parigino oggi, mettendolo in relazione alla posta in gioco e alle sfide delle città di domani.

 

Concepito con fini didattici, il percorso della mostra inizia con un serie di schemi grafici che rileggono la storia. Oltre 100 tra disegni, progetti, archivi e le nuove fotografie di Cyrille Weiner, oltre a numerosi modelli, offrono ai visitatori l’opportunità di riscoprire questo patrimonio a varie scale. La mostra ridisegna, classifica e mette a confronto gli assi urbani, ordina i diversi spazi pubblici, organizza gli isolati cittadini e gli edifici in base alla loro geometria corrente.

Paris Haussmann. Variations de l’identité © Photo Cyrille Weiner, ottobre 2016
Paris Haussmann. Variations de l’identité © Photo Cyrille Weiner, ottobre 2016
Analizzando la forma al fine di comprendere il significato, questa mostra e il libro che la completa – concepito come un retro-atlante contemporaneo del territorio di Haussmann – offre una nuova interpretazione della città, dei suoi volumi. Dalle informazioni acquisite attraverso il disegno e sviluppate sfruttando le nuove tecnologie e i calcoli degli architetti Umberto Napolitano, Benoît Jallon e dell’ingegnere civile Franck Boutté, emerge una nuova pianta urbana, in base a criteri contemporanei. Qual è la “pedonabilità” del tessuto urbano Haussmanniano, rispetto a quello di altre metropoli internazionali? Perché l’incredibile densità del modello di Haussmann è così comoda? Qual è l’efficienza energetica degli isolati urbani e degli edifici in relazione alle normative vigenti?

 

Contiguità, mutevolezza, densità, materialità, compattezza, alternanza di spazi pieni e vuoti, diversificazione delle attività e delle capacità, come rivelato nella mostra “Paris Haussmann”, sono le parole chiave che invitano i visitatori a riesaminare i criteri della urbanistica contemporanea all’interno di un sistema in cui i requisiti prestazionali cercano un equilibrio con il piacere di vivere in un luogo, e dove l’elemento di resilienza dovrebbe essere l’architettura.


fino al 7 maggio 2017
Paris Haussmann
Curatori: Umberto Napolitano, Benoît Jallon (LAN) e Franck Boutté (FBC)
Pavillon de l’Arsenal
21 Bld Morland, Parigi

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