Ritorno alle origini

È inventando una nuova tipologia di oggetto, uno sgabello che scalda il corpo, che il duo giapponese Bouillon ha vinto il secondo premio al SaloneSatellite. #MDW2016

Bouillon
“Alle persone servono progetti semplici e primitivi che li aiutino ad adattarsi alla vita moderna”. Parte da questo assunto il progetto che il duo giapponese costituto da Shunya Hattori e Hiroki Nasu, architetto e designer poco meno che trentenni conosciutisi nel corso degli studi in product design alla Nagoya University of Arts, hanno presentato al SaloneSatellite aggiudicandosi il secondo premio.
Studio Bouillon, SaloneSatellite 2016
Studio Bouillon, Warm Stool, SaloneSatellite

Lavorano insieme dallo scorso anno, quando hanno unito le forze creando lo studio Bouillon. La giuria ha premiato la creazione di una tipologia di oggetto inedita, realizzata con uno dei materiali utilizzati da sempre per plasmare strumenti di uso quotidiano: la ceramica.

L’oggetto di ispirazione è la teiera giapponese usata per servire il the verde, trasformata in un pezzo di arredo. Volevano esplorare nuove applicazioni della ceramica, che nel loro Paese è usata solo per realizzare accessori per la tavola, e ci sono riusciti con il loro Warm Stool, uno sgabello che funziona come un boulle dell’acqua calda e aiuta a mantenere la temperatura del proprio corpo.

Studio Bouillon, SaloneSatellite
Studio Bouillon, Warm Stool, SaloneSatellite
Il sedile si incastra facilmente nelle gambe in legno, pronto per ricevere l’acqua che viene versata in un’apertura tonda che si richiude avvitando un tappo, proprio come si fa con una bottiglia o un contenitore per liquidi.

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