La concept car evidenzia una nuova idea di oggetto resistente per forma, ridefinendo l’idea di telaio e di struttura esterna che in questo caso custodisce l’abitacolo a forma di diamante sospeso. L’origami esterno, che protegge il diamante-abitacolo, è una superficie di materiale composito metallico con finitura in alluminio che si collega a un pianale.
Le superfici interne dell’abitacolo di Shiwa sono studiate per proiettare contenuti multimediali verso i passeggeri del veicolo, all’esterno o creare realtà aumentata. L’abitacolo è concepito per unire le persone, disposte in una configurazione priva della gerarchia tradizionale passeggero-conducente, delineando quindi spazi e utilizzi differenti e reinterpretando il concetto di conversazione e interazione all’interno del veicolo. Shiwa avvolge i passeggeri sul piano fisico, nella loro dimensione sensoriale e in tutti gli aspetti relazionali tra loro e con il mondo esterno.
Shiwa
Design: Youngjin Shim; Luca Menicacci e Jaykishan Vithalbhai Lakhani
Interni: Jose Ignacio Martinez Flores
Team di progetto: Chen Lujia; Charles Frederic Nestor Carrupt; Mikhail D. Souza; Qichang Li; Kejin Pan; Alparslan Turhan; Gaurav Udavant e Honghu Zhang,
Coordinamento: Alessandro Cipolli e Davide Tealdi
Supervisione: Fulvio Fantolino, Coordinamento Transportation Design