Scegliendo materiali locali, gli architetti mantengono i muri a secco esistenti e il tetto in ardesia (recuperato da una vecchia casa) e fanno grande uso del legno. Il resto è stato realizzato in base alle conoscenze del costruttore locale. Il progetto presta particolare attenzione a garantire condizioni di aria e di luce ottimali per avere interni confortevoli e per godere del paesaggio.
La gente del posto aveva battezzato questa costruzione “la casa senza finestre”. Questo soprannome spiega molto bene la difficile situazione iniziale del volume principale, semi sepolto e molto ampio. Svuotando gli angoli sono stati creati dei cortili che stabiliscono le relazioni tra gli spazi e offrono una vista diagonale, illuminazione interna, e ventilazione. Più che finestre, questa strategia definisce vuoti sulle facciate, dando al fabbricato l’aspetto di una casa massiccia ma stabilendo un rapporto continuo con il paesaggio tra interno ed esterno.
A Bodega, Doade, Ribeira Sacra, Lugo, Galizia, Spagna
Tipologia: casa unifamiliare
Architetti: Cubus, Taller d’Arquitectura (Estel Ortega Vázquez + David Pou van den Bossche)
Completamento: 2015