Allison Katz: AKA

Palindroma, multiprospettica e contradditoria sono solo alcuni degli aggettivi che si possono usare per descrivere la personale di Allison Katz alla Galleria Giò Marconi.

Allison Katz, “AKA”. Vista dell'installazione alla Galleria  Giò Marconi. Courtesy: the artist; Giò Marconi, Milan
“AKA” è un palindromo, come il progetto site specific che Allison Katz presenta da Giò Marconi, ideato con la designer inglese Caitlin Tobiasz.
L’architettura della sala espositiva è trasformata da una successione di quinte triangolari che generano un ambiente multi prospettico in cui si alternano estroflessioni e introflessioni. La chiave di lettura del percorso espositivo è palindroma, si può fruire sia addentrandosi che uscendo dallo spazio.
“AKA” è un postscript a “All is On” – titolo della mostra che l’artista ha presentato lo scorso settembre alla Kustverein di Friburgo – sua prima personale in uno spazio pubblico.
Allison Katz, “AKA”. Vista dell'installazione alla Galleria  Giò Marconi. Courtesy: the artist; Giò Marconi, Milan
Allison Katz, “AKA”. Vista dell'installazione alla Galleria Giò Marconi. Courtesy: the artist; Giò Marconi, Milan

AKA – altrimenti detto – introduce pseudonimi, alias, soprannomi, così come le iniziali dell’artista. Le associazioni linguistiche hanno un ruolo fondamentale nella pittura di Allison Katz che esplora il gap tra parola e immagine, divertendosi a contraddire le convenzioni che regolano i rapporti tra i diversi linguaggi. Nei lavori di Allison Katz l’identificazione di un’immagine e quindi l’attribuzione ad essa di un nome, non è mai un processo univoco o scontato, ma si apre di continuo a infinite possibilità. La pittura di Katz reiventa continuamente se stessa, attingendo ad un immaginario poliedrico che include figurazione eclettica, realismo magico, astrazione geometrica.

Sulla parete d’ingresso della galleria sono esposti 6 manifesti in cui l’artista esplora e riedita il suo stesso immaginario. Alcuni elementi particolarmente iconici sono estrapolati dai dipinti e rivisitati con spirito pop e grafiche vintage. Uno di questi è dedicato a Il gatto di Schrödinger, dando vita a un enigma metaforico sul ciclo di vita e morte della pittura e quindi ulteriore riferimento all’artista.


fino al 19 marzo 2016
Allison Katz
AKA

Giò Marconi
via Tadino 20, Milano

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