AKA – altrimenti detto – introduce pseudonimi, alias, soprannomi, così come le iniziali dell’artista. Le associazioni linguistiche hanno un ruolo fondamentale nella pittura di Allison Katz che esplora il gap tra parola e immagine, divertendosi a contraddire le convenzioni che regolano i rapporti tra i diversi linguaggi. Nei lavori di Allison Katz l’identificazione di un’immagine e quindi l’attribuzione ad essa di un nome, non è mai un processo univoco o scontato, ma si apre di continuo a infinite possibilità. La pittura di Katz reiventa continuamente se stessa, attingendo ad un immaginario poliedrico che include figurazione eclettica, realismo magico, astrazione geometrica.
Sulla parete d’ingresso della galleria sono esposti 6 manifesti in cui l’artista esplora e riedita il suo stesso immaginario. Alcuni elementi particolarmente iconici sono estrapolati dai dipinti e rivisitati con spirito pop e grafiche vintage. Uno di questi è dedicato a Il gatto di Schrödinger, dando vita a un enigma metaforico sul ciclo di vita e morte della pittura e quindi ulteriore riferimento all’artista.
fino al 19 marzo 2016
Allison Katz
AKA
Giò Marconi
via Tadino 20, Milano