Il progetto proposto da Septembre traduce queste esigneze in un unico elemento: una parete attrezzata in cui sono esposti oggetti per ogni cultura culinaria esplorata dai workshop.

Visibile dall’esterno attraverso grandi finestre, la parete comunica chiaramente l’identità dello spazio e mostra la diversità dei corsi di cucina, non solo attraverso l’esposizione di diversi oggetti utilizzati per la cottura (tipi di utensili, piatti), ma anche dai diversi modi per assaporare un pasto (intorno a un tavolo, su degli sgabelli bassi, su una tappeto). I mobili possono essere stoccati sulla parete per liberare spazio e consentire di modificare la configurazione a seconda delle esigenze di ogni workshop.

Questa parete attrezzata organizza lo spazio in due entità chiaramente leggibili, una pubblica per i workshop di cucina e una privata, non accessibile al pubblico, con le aree tecniche.

Questa parte è organizzata intorno a una scala che conduce al piano seminterrato, dove vengono conservati gli alimenti secchi e sono localizzati gli spogliatoi e l’amministrazione.

La parte pubblica occupa l’intero spazio lungo la facciata; le grandi finestre garantiscono l’illuminazione naturale e una connessione alla strada fuori. Lo spazio è funzionale, rappresenta l’identità della società e racconta la storia di un luogo di diversità culturale, caldo e inclusivo.

I materiali scelti sono sottili per evidenziare gli oggetti colorati esposti sulla parete attrezzata. Il pavimento è in resina, resistente e facile da pulire (comunemente usato in grandi cucine scala e laboratori). Il colore grigio chiaro e la superficie lucida riflettono la luce e illuminano lo spazio. L’acciaio inossidabile è stato scelto per l’isola centrale, nella zona cucina. Le pareti e i ripiani sono in legno compensato di pino, mentre il piano e le gambe del tavolo sono in larice. Il cemento grezzo del soffitto e delle pareti è stato conservato.