Cosmo Laera è il fotografo che più risente della tradizione classica della fotografia documentaria legata al paesaggio. I suoi paesaggi sono improntati ad una visione lucida e razionale, che controlla e domina il paesaggio nei suoi minimi dettagli con lo sguardo, dove la prospettiva lucida, grazie alla padronanza sapiente del mezzo fotografico, è capace di far emergere l’intrinseca bellezza delle cose. Mitiga questa visione razionale un uso del colore che spesso si tinge di una sensibilità poetica e di una delicatezza che non esita a prendere a piene mani dalle tonalità dell’acquarello e che richiama la pittura classica e settecentesca.
Francesco Nencini presenta una riedizione della celebre serie dei Non Luoghi, fotografie che, ricollegandosi alla definizione attribuita loro dal sociologo Marc Augè, catturano le atmosfere sospese, costellate di presenze e solitudini che sono tipiche dei luoghi di passaggio. In queste immagini, come racconta Stefano Pirovano, a fare da trait d’union fra la presenza espressiva dell’autore e la sua presa di distanza dall’immagine è la transitorietà, definibile come “lo stato in cui l’immagine si arricchisce della presenza altrui”. In questi scatti, lo sguardo del fotografo fa un passo indietro, catturando quelle presenze umane, come se li spiasse, per tratteggiarne quei gesti segreti, che sono il vero vocabolario della solitudine.
dal 13 novembre 2015 al 15 gennaio 2016
inaugurazione giovedì 12 novembre, h.18.30
Impossible Landscapes
Francesco Cianciotta, Giovanni Guadagnoli, Cosmo Laera, Francesco Nencini, Luca Scarpa
a cura di Glenda Cinquegrana
Zaccaria 4
via Sant’Antonio Maria Zaccaria 4, Milano