Nuove idee per abitare

100 architetti per 100 idee radicali – dal vivere sul Tamigi alla creazione di una nuova megalopoli – per risolvere la crisi degli alloggi di Londra, tutte raccolte in una mostra.

Custom Build, Igloo
A seguito di un concorso internazionale di idee che ha attirato oltre 200 proposte da 16 paesi, il think-thank New London Architecture ha selezionato 100 idee per risolvere la crisi degli alloggi di Londra, presentate da architetti di fama mondiale tra cui Rogers Stirk Harbour and Partners, Grimshaw, Farrells, dRMM, Mae Architects, Feilden Clegg Bradley e SimpsonHaugh and Partners, oltre che da sviluppatori, consulenti, comitati locali e comuni cittadini.
Affrontando il problema di dove ospitare una popolazione in crescita, un certo numero di idee propone soluzioni per aumentare la densità nei centri urbani, intorno alle stazioni, e nei sobborghi.
 Hal Architects, Mods
In apertura: Custom Build, Igloo. Sopra: Hal Architects, Mods

La riqualificazione delle periferie è il tema affrontato da Alastair Parvin e Adam Towle che, in collaborazione con la WikiHouse Foundation, propongono l’introduzione di una nuova iniziativa chiamata “Right to Replace” (diritto di sostituire). Il sistema consentirebbe proprietari di demolire le loro proprietà in periferia per creare la casa dei sogni, solo se usano la metà dello spazio. Le case di periferia sono spesso inefficienti dal punto di vista energetico e spaziale. Questa proposta fornirebbe nuove case eco-compatibili, progettate secondo le preferenze del proprietario, che liberano spazio per altre case.

Un miglior uso della rete di canali fluviali della città è un altro tema forte. Baca Architects creerebbe 7.500 nuove case che galleggiano sulla rete di canali, che a loro avviso potrebbero essere completate in soli 6–12 mesi. Allo stesso modo, lo studio di architettura dRMM ha lavorato su un programma chiamato Floatopolis, una grande idea, più utopica, di trasformare le famose banchine sul Tamigi in quartieri acquatici che comprendono non solo abitazioni, ma anche stabilimenti balneari, cinema all’aperto, spazi di lavoro, caffè e scuole.

Buoyant Starts, Floating Homes . © Baca Architects
Buoyant Starts, Floating Homes. © Baca Architects

Continuando questa linea di indagine, Farrells e Buro Happold hanno collaborato a una visione del Tamigi dal punto di vista delle infrastrutture. Attraverso la creazione di ponti di basso livello in tutta la zona orientale di Londra, il duo suggerisce che altre 50.000 nuove case potrebbero essere create semplicemente collegando meglio le aree con i mezzi di trasporto pubblico. Attualmente ci sono 34 ponti a Londra, solo uno si trova ad est del Tower Bridge. La creazione di questi ponti incoraggerebbe gli investimenti in una serie di aree che sono attualmente trascurate.

Altri hanno esplorato i terreni inutilizzati, con idee che vanno dalle aree dismesse ai tetti. La ricerca di WSP | Parsons Brinckerhoff in materia di alloggi sui tetti degli edifici pubblici esistenti, quali ospedali, scuole e biblioteche sostiene che in questo modo potrebbero essere ottenute 630.000 nuove case – superando di gran lunga l’attuale necessità di 440.000 alloggi. Bell Phillips Architects propone di aggiungere residenze modulari ai tetti piani di complessi residenziali del dopoguerra, mentre la proposta di Akira Yamanaka Architects mira a creare micro-abitazioni negli spazi tra le case a schiera e bifamiliari.

Le comunità autocostruite sono viste come una valida alternativa con l’accento posto sui proprietari, che prenderebbero nelle proprie mani il futuro delle loto case. Le idee variavano da un’app che trova i siti per futuri sviluppi al nuovo modello di finanziamento “build-to-own” (costruire per possedere) di Savills.

FCBS, Community Led Intensification
FCBS, Community Led Intensification

Lo studio di architettura NBBJ ha proposto una delle trasformazioni più radicali delle vie di Londra, sostituendo alcune strade con file di nuove abitazioni. Con 9.000 miglia di strade – pari a più di un terzo della superficie costruita – il cambiamento delle sezioni della rete stradale attuale creerebbe più aree pedonali e un maggior senso di comunità per i residenti.

I progetti presentati hanno dimostrato che i progettisti sono interessati a sviluppare nuovi metodi di costruzione e prefabbricazione. Un appartamento flessibile progettato da Levitt Bernstein, che permetterebbe all’occupante di trasformare il piano terra da una a quattro camere da letto, mostra come la costruzione potrebbe offrire capacità di adattamento. l’Y: Cube di Rogers Stirk Harbour & Partners mostra come la prefabbricazione possa creare appartamenti ben progettati in maniera facile ed economica.


15 ottobre – 17 dicembre 2015
New Ideas for Housing
Concorso sostenuto dal Comune di Londra
Sponsor del programma: AECOM, Argent, Barratt London, Carter Jonas, Conran + Partners, GL Hearn, L&Q, Pinnacle Group, WSP | Parsons Brinckerhoff
Sponsor: Barton Willmore, Child Graddon Lewis, Landscape Institute, Stitch
New London Architecture
The Building Centre
26 Store Street, London

Ultime News

Altri articoli di Domus

Leggi tutto
China Germany India Mexico, Central America and Caribbean Sri Lanka Korea icon-camera close icon-comments icon-down-sm icon-download icon-facebook icon-heart icon-heart icon-next-sm icon-next icon-pinterest icon-play icon-plus icon-prev-sm icon-prev Search icon-twitter icon-views icon-instagram