Cristallino

Le minuzie floreali che ornavano le ceramiche di Nove, messe sotto vetro, diventano un microcosmo fragile e artificiale nel progetto di Cristina Celestino e Paolo Polloniato.

Cristina Celestino e Paolo Polloniato, Cristallino
Nel progetto Cristallino Cristina Celestino e Paolo Polloniato  uniscono i loro linguaggi e i materiali feticcio con cui sono soliti lavorare, senza  rinunciare alle singole progettualità ma cercando i punti di accordo delle reciproche ricerche personali.
Cristallino è l’organo trasparente, collocato all’interno del bulbo oculare. È la lente naturale dell’occhio che consente di mettere a fuoco le immagini sulla retina.
Cristina Celestino e Paolo Polloniato, Cristallino
Cristina Celestino e Paolo Polloniato, Cristallino

Gli oggetti di partenza sono una vasca del ‘700 e un vaso moderno con un volume pulito: storia antica e recente della produzione ceramica di Nove, territorio fisico e concettuale in cui Paolo Polloniato si muove benissimo.

La rivisitazione della decorazione pittorica e la manipolazione degli stampi delle varie manifatture storiche del suo luogo di origine, al fine di creare progetti che generano nuovi scenari, sono infatti i tratti distintivi del lavoro del designer di Nove.

Partendo da questi stampi, la funzione dei due oggetti viene annullata. I pezzi sono capovolti e appoggiati a terra per mezzo del piedistallo che la ceramica di risulta dello stampo ha creato. La funzione per cui gli oggetti sono stati prodotti è annullata due volte: sia dalla mancata rifilatura della colatura ceramica che dal gesto che pone i pezzi al contrario. Diventano oggetti di design, piedistalli per una rappresentazione effimera di una natura artificiale.
Cristina Celestino e Paolo Polloniato, Cristallino
Cristina Celestino e Paolo Polloniato, Cristallino

Le donne, all’interno delle manifatture di Nove, venivano impiegate per produrre con precisione e gusto le minuzie floreali che ornavano le ceramiche. Celestino e Polloniato hanno deciso di mettere sotto vetro una composizione di questi fiori creando un microcosmo con piccoli arbusti e insetti.

Una bolla in vetro borosilicato soffiato a lume custodisce questa composizione. La bolla in vetro che nei vasi Olfattorio di Cristina Celestino è ampolla olfattiva con la funzione di trattenere e restituire con intensità il profumo del fiore, in questo caso ha lo scopo di preservare questa natura fragile ed artificiale. Come nei vasi Olfattorio infatti si suggerisce anche un’esperienza sensoriale più profonda.

La bolla in vetro qui diventa bulbo oculare, dotata di una lente di ingrandimento, il Cristallino, che permette di apprezzare nel dettaglio quel delicato e minuzioso microcosmo che mani sapienti hanno prodotto.

Cristina Celestino e Paolo Polloniato, Cristallino
Cristina Celestino e Paolo Polloniato, Cristallino

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