Ottopanche

#2 I progetti vincitori di Ottopanche – concorso per la progettazione di panche da contemplazione – realizzati da artigiani ampezzani, saranno in mostra al Fuorisalone. #salone2015

Elia Borgato, Bancia, Falegnameria Bariza di Roger Alberti
Due giovanissimi architetti veneti si sono aggiudicati il primo premio di Ottopanche, seconda edizione del concorso di design indetto da Cortina Turismo_CORTINA.TOP Living, con il Patrocinio della Facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano e del Comune di Cortina d’Ampezzo.
Progettate per accogliere la persona, farla abbandonare a istanti di quiete, di calma, di meditazione e silenzio, le panchine nascono dall’idea di stimolare riflessioni, stupori e un rinnovato contatto con la natura.  Di riscoprire una socialità fatta di lentezza, di visi, di voci e di umanità. Perdendo tempo per riappropriarsi del proprio tempo.
Alberto Gallato e Guido Posenato, Quattro Terzi, Lacedelli Cortina
In apertura: Elia Borgato, Bancia, Falegnameria Bariza di Roger Alberti. Sopra: Alberto Gallato e Guido Posenato, Quattro Terzi, Lacedelli Cortina
Alberto Gallato (1982) di Padova e Guido Posenato (1984) di Vicenza hanno vinto con Quattro Terzi per “l’essenzialità e la purezza del design con le quali è stato affrontato e risolto il tema del concorso. La panca progettata offre non solo l’occasione per riposarsi, ma grazie alla struttura che sembra incorniciare il paesaggio, si trasforma anche in punto di osservazione privilegiato del panorama. Le sedute sono di diverse tipologie e possono accogliere più persone. In estate c’è spazio per riporre le biciclette, mentre d’inverno le sedute si adattano all’altezza dello strato nevoso”: ha dichiarato la giuria. Il progetto sarà realizzato dalla falegnameria Lacedelli Cortina.
Il secondo premio è andato a Piana disegnata da Claudio Bernardi (1957) architetto parmense e Fabrizio Fiscaletti (1983) architetto di Pesaro, che hanno ideato una struttura minimalista inseribile in svariati contesti e che sembra galleggiare sopra il terreno. L’elemento geometrico e minimale che la caratterizza, crea un dialogo particolare con l’ambiente naturale circostante. La panca permette sedute formali e informali adatte anche a piccoli gruppi e in uno dei quattro angoli è previsto uno spazio per “abbracciare” un albero o altri elementi naturali. Il progetto sarà realizzato dalla Falegnameria Faloppa.
Claudio Bernardi e Fabrizio Fiscaletti, Piana, Falegnameria Faloppa
Claudio Bernardi e Fabrizio Fiscaletti, Piana, Falegnameria Faloppa
Presenza internazionale quella della terza classificata, la giovane designer francese Elodie Stephan (1985), che ha portato tra le Dolomiti il progetto Cimes: la soluzione scultorea si ispira alle montagne svettanti oltre le nuvole. I due elementi caratterizzanti diventano schienali e sedute per più persone nei diversi lati. Metallo e legno si sposano in un gradevole insieme. Il progetto sarà realizzato dalla Falegnameria Marco Dimai.
La giuria ha assegnato anche una menzione speciale a Bancia di Elia Borgato (1986), designer veneziano premiato per la simpatica rivisitazione della sedia tradizionale del luogo. A caratterizzare il lavoro, la diversità dei materiali utilizzati che gli conferiscono una particolare estetica contemporanea. Il progetto sarà realizzato dalla Falegnameria Bariza di Roger Alberti.
Ad aprile le panche saranno presentate a Milano in occasione del Fuorisalone; i prototipi saranno successivamente installati a Cortina d’Ampezzo ed entreranno in produzione per essere acquistate on-line.  

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