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Barkow Leibinger: 2D:3D

L’installazione progettata da Barkow Leibinger alla BDA Berlin Gallery rappresenta l’inizio di uno studio sulla seconda e terza dimensione in architettura.

Rivestendo le superfici murarie del piccolo spazio espositivo con un “tappeto” di carte da parati, la facciata della galleria diventa una cornice per quella che Leon Battista Alberti definiva la “finestra aperta”.

Lo spazio diventa così una proiezione/estensione del paesaggio urbano del quartiere residenziale di Mommsenstrasse, storicamente borghese.

Giocando con i concetti di bi e tridimensionalità, il rivestimento di un lato della stanza nasce da un pattern a due dimensioni: una struttura continua, organica, ripetuta e specchiata, che è allo stesso tempo decorativa e geometricamente strutturata. La parete di fondo ospita una rappresentazione del sistema decorativo in bianco e nero, proiettata come se fosse una prospettiva mono focale che si estende visivamente alla prospettiva della galleria.

Barkow Leibinger, 2D:3D installation. © Gustav Duesing — Barkow Leibinger, 2D:3D © Gustav Duesing

Simile ai soffitti decorati dello Jugenstil, il controsoffitto impiallacciato traduce i disegni in una struttura profonda 10 centimetri sospesa a 240 centimetri d’altezza, che dona consistenza tridimensionale ai disegni in 2D riportati sulle pareti, trasformando la scala della galleria in uno spazio più domestico, che ricorda i salotti degli appartamenti storici del quartiere. Un piccolo modello in scala, appeso alla parete rimasta, completa l’intendo di ricreare uno spazio domestico. Il pattern che costituisce l’installazione, riproducibile a diverse scale, è stato originariamente sviluppato come una grande struttura di copertura.